Alessandro Carbonare e l’Orchestra della Toscana protagonisti al Teatro dei Rozzi

SIENA - Alla Micat in Vertice l’Orchestra della Toscana con il grande clarinettista Carbonare. Appuntamento venerdì 20 aprile alle ore 21 nel Teatro dei Rozzi a Siena, per la direzione di George Pehlivanian.

Docente chigiano dei celebri corsi di perfezionamento estivi, Alessandro Carbonare presenterà il Concerto per clarinetto e orchestra di Copland.

Completano il programma musiche di Ives e Schubert.

Un grande docente chigiano quale il clarinettista Alessandro Carbonare, assieme all’Orchestra della Toscana diretta da George Pehlivanian, sarà protagonista del concerto di venerdì 20 aprile alle ore 21 nel Teatro dei Rozzi (a Siena in Piazza Indipendenza) nell’ambito della Micat in Vertice 2017-2018, la stagione concertistica invernale dell’Accademia Chigiana giunta quest’anno alla 95esima edizione.

Il tema dominante del programma è sicuramente la musica americana del Novecento storico, aperto da quella figura carismatica che è stato Charles Ives, del quale l’Orchestra proporrà The unanswered Question, una breve ma significativa pagina scritta nel 1906 e pubblicata solo nel 1941 intrisa di simbolismo musicale. A seguire, l’altro grande padre della musica colta americana, Aaron Copland, affrontato in veste di solista da Carbonare nel suo Concerto per clarinetto e orchestra.

L’altro tema della serata, il primo Ottocento viennese, occuperà la seconda parte del programma, con la Sinfonia n. 3 in re maggiore D. 200 di Franz Schubert, vero capolavoro giovanile che stupisce ancora oggi per essere stato scritto a soli diciotto anni.

Fin dagli esordi, sotto la direzione artistica di Luciano Berio, l'Orchestra della Toscana ha avuto un occhio di riguardo per la musica del nostro tempo ed i suoi interpreti, facendone quasi una propria specializzazione; tale tradizione si è mantenuta negli anni fino a giungere al festival "Play It! La musica fORTe dell'Italia", eloquente manifesto di tale attitudine, che nel 2014 ha ricevuto il XXXIII Premio della Critica Musicale "Franco Abbiati" per la migliore iniziativa 2013. Ma già dal suo debutto nel 1980, sotto la direzione di Massimo de Bernart, la piccola Orchestra si impose per la sua versatilità e l'altissimo livello professionale che ne fecero in poco tempo una raffinata interprete del Barocco e del Classicismo come della musica del '900, con una particolare vocazione per i capolavori rossiniani ed un'attenzione alle partiture più rare e poco eseguite. Negli anni a seguire, cedendo alla tentazione di affrontare l'affascinante repertorio sinfonico destinato ad organici più nutriti (anche grazie alla collaborazione con l'OGI e gli studenti dei Conservatori della Toscana), l'ORT si è spinta oltre i confini della musica da camera, affrontando con successo i capolavori del sinfonismo romantico e tardo-romantico, da Brahms e Schumann a Čajkovskij, Mahler, Sibelius.

Primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2003, Alessandro Carbonare ha ricoperto ruoli simili anche nell’Orchestre National de France, nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart. Ha collaborato anche con la Filarmonica di Berlino. Si è imposto nei più importanti concorsi internazionali. Vincitore di due Diapason d’Or discografici. È da sempre membro del Quintetto Bibiena. Guest Professor alla Juilliard School di New York e al Royal College of Music di Londra, ha fatto parte delle giurie di tutti i più importanti concorsi internazionali.

Si è esibito anche con Stefano Bollani, Michel Portal, Luis Sclavis e con il pianista jazz Enrico Pieranunzi. Ha registrato per Decca, Deutsche Grammophon. Ha assistito Claudio Abbado nel progetto sociale dell’Orchestra Simon Bolìvar.

Dal 2011 è docente di clarinetto presso l’Accademia Chigiana.

Americano d'adozione, George Pehlivanian si è trasferito con la sua famiglia a Los Angeles nel 1975, dove ha studiato direzione d'orchestra con Pierre Boulez, Lorin Maazel e Ferdinand Leitner. A partire dal 2005 ricopre il ruolo di direttore artistico e musicale dell'Orchestra Filarmonica Slovena.

Successivamente è stato nominato direttore ospite della Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pfalz e direttore stabile dell'Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, affiancando al contempo prestigiose collaborazioni con la Israel Philharmonic Orchestra.

Notevoli sono le collaborazioni in ambito italiano, dove ha diretto le maggiori orchestre in molti dei maggiori festival. Ha lavorato a fianco di solisti di prestigio internazionale quali Maxim Vengerov, Leonidas Kavakos, Vadim Repin, Joshua Bell, Emanuel Ax, Mischa Maisky, Evelyn Glennie. Numerose le sue incisioni discografiche.

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