Renzo Morello, il cuoco di chi gli era simpatico. Tempra di un Piemonte e di una provincia che non c'è più

ROMA - Tempo fa avevo letto "Giallo Polenta. Misteri sulla neve", libro scritto da Bruno Gambarotta e Renzo Capelletto (L'Ambaradan). Per puro caso il tema del libro è venuto fuori mentre parlavamo d'altro con la giurista d'impresa Lorenza Morello, che molto spesso arricchisce Cinquew News con suoi interventi critici e ad ampio respiro nazionale e internazionale. Mi ha rivelato, Lorenza, che nel lavoro dei due autori, che vede come scenario il Piemonte, la sua provincia, risulta preminente la figura di suo padre, Renzo, che da qualche giorno è andato via, a 73 anni, raggiungendo mete più Alte.

Il signor Morello abitava a Paesana, comune in provincia di Cuneo, ed era famoso per i suoi modi di rapportarsi agli altri mentre era intento in ciò che meglio sapeva fare, con passione e competenza, anche divertimento: Arte culinaria.

Renzo Morello (Renzino Giaime) era riconosciuto come il cuoco (lo chef) dalle mani e dal palato d'oro, preparando piatti esclusivi e prelibati sia nei locali sia sulle navi da crociera. Persone famose di venti, trenta anni fa ti sapevano dire chi fosse Renzo, quale fosse il suo carattere, quante cose prelibate sapesse preparare.

Sulle navi da crociera si occupava di cucina e sala, dopo ha lavorato come chef del ristorante "Fraiteve" di San Sicario (Torino).

Lorenza, discutendo con me del libro, mi ha rivelato che il suo papà rappresentava il punto di riferimento in cucina per molti big della politica e dell'economia italiane. Renzino Giaime (così era anche appellato) ha cucinato per Franco Reviglio, Cesare Romiti, per la famiglia Agnelli, per i Pininfarina.

Nelle pagine di Giallo Polenta, Gambarotta e Capelletto tratteggiano Renzo Morello come autentico personaggio, cuoco speciale, grande brontolone. Ma anche come un galantuomo vero e d'altri tempi.

La sua particolarità era quella che nel suo locale faceva entrare chi decideva lui, e solo chi ai suoi occhi appariva simpatico. Donne e uomini potenti, ma anche donne e uomini non rientranti nella categorie di Big o Vip. Tra i piatti che più gli facevano ricevere complimenti, e che difficilmente altri sapevano riproporre come Renzo, da ricordare: la zuppa di cipolle, il coq au vin, le crespelle alla crema e l'indimenticabile zabaglione. I suoi amici e le persone che lo hanno frequentato negli anni, lo ricordano come un uomo forte, leale e generoso. Nei tanti anni al servizio dei palati di italiani e non, non è mai mancato, a Renzo, l'aiuto della moglie Agnese, di Lorenza e dell'altra figlia, Caterina.

Tutta la famiglia impegnata in lavori da ristorante, con marito e padre, anche se professioniste affermate in ambiti lontani dalla Regina Cucina.

Solo un po' di Renzo Morello: uomo particolare, fuori dagli schemi, tempra di un Piemonte e di una provincia italiana che forse non c'è più...

Ricordiamo che la Santa Messa di Settima sarà celebrata domenica 24 febbraio 2019, alle ore 18, nella parrocchia di Santa Maria, in Paesana.

di Giuseppe Rapuano

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