Umberto Galimberti ai giovani di "Fabbrica Wojtyla": pensieri nuovi ed efficaci sull'educazione dell'uomo
ROMA - Il massimo filosofo italiano, voce intellettuale e indiscusso accademico, Umberto Galimberti dedica una intera pagina su D de la Repubblica alla iniziativa #onemore dei giovani artisti della Compagnia della città & Fabbrica Wojtyla.
L’autore di testi best seller anche sulle cause del nichilismo della gioventù, argomenta e si complimenta con questa forte realtà casertana che con il Teatro fa azione sociale “mi avete colpito con le vostre iniziative – scrive Galimberti – promosse dal rifiuto di accettare passivamente come vanno le cose in questo mondo e dal desiderio di elaborare pensieri nuovi ed efficaci come lo slogan: la cultura di un uomo è la sola garanzia per una donna”.
Il riferimento è al #onemore, campagna che, con il sostegno diretto del presidente della Repubblica, sta conquistando diversi territori.
“Ci sono Comuni interi che stanno aderendo alla nostra iniziativa” informano gli artisti di Fabbrica Wojtyla, già noti per l’iniziativa “Scavalcamontagne” a sostegno delle periferie di Caserta.
“Ci auguriamo che l’Amministrazione locale, che si è impegnata sulla carta a sostenere il nostro operato, finalmente passi dalle parole ai fatti”.
“L’attenzione del professore Galimberti – aggiunge la presidente Valentina Rossi - ci onora e ci sprona a diffondere il nostro messaggio e la filosofia di cambiamento che abbiamo abbracciato”.
Anche gli ultimi chiarimenti con il direttore ad interim di Palazzo Reale, il dottore Antonio Lampis, relativi agli sviluppi di Rosso Vanvitelliano, l’opera interpretata da giovani artisti locali con l’intento di dare voce stabile alla Reggia di Caserta, sembrano avviare finalmente a consolidare un legame tra il Palazzo Reale ed il suo territorio con il rispetto e la dignità storica e culturale che il sito merita.
Sono segnali di attenzione da parte di chi, oltre al senso di responsabilità, dimostra nella vita impegno professionale serio, costruttivo e programmatico.
“È quanto occorreva a questa gioventù!” - sottolinea Patrizio Ranieri Ciu, mentore e autore preferito dai giovani artisti –.
“L’incontro con realtà intellettuali capaci di riconoscerne l’entusiasmo e la innovativa progettualità sociale e culturale e non più meschini e scadenti interlocutori, spesso incapaci e ignoranti, prodotto di realtà qualunquiste, speculatrici e interessate, responsabili solo del degrado della nostra società. Caserta è anche altro e c’è una nuova classe di giovani capaci che lo sta dimostrando”.
Ricevuto da Ali della Mente (la redazione)
Il riferimento è al #onemore, campagna che, con il sostegno diretto del presidente della Repubblica, sta conquistando diversi territori.
“Ci sono Comuni interi che stanno aderendo alla nostra iniziativa” informano gli artisti di Fabbrica Wojtyla, già noti per l’iniziativa “Scavalcamontagne” a sostegno delle periferie di Caserta.
“Ci auguriamo che l’Amministrazione locale, che si è impegnata sulla carta a sostenere il nostro operato, finalmente passi dalle parole ai fatti”.
“L’attenzione del professore Galimberti – aggiunge la presidente Valentina Rossi - ci onora e ci sprona a diffondere il nostro messaggio e la filosofia di cambiamento che abbiamo abbracciato”.
Anche gli ultimi chiarimenti con il direttore ad interim di Palazzo Reale, il dottore Antonio Lampis, relativi agli sviluppi di Rosso Vanvitelliano, l’opera interpretata da giovani artisti locali con l’intento di dare voce stabile alla Reggia di Caserta, sembrano avviare finalmente a consolidare un legame tra il Palazzo Reale ed il suo territorio con il rispetto e la dignità storica e culturale che il sito merita.
Sono segnali di attenzione da parte di chi, oltre al senso di responsabilità, dimostra nella vita impegno professionale serio, costruttivo e programmatico.
“È quanto occorreva a questa gioventù!” - sottolinea Patrizio Ranieri Ciu, mentore e autore preferito dai giovani artisti –.
“L’incontro con realtà intellettuali capaci di riconoscerne l’entusiasmo e la innovativa progettualità sociale e culturale e non più meschini e scadenti interlocutori, spesso incapaci e ignoranti, prodotto di realtà qualunquiste, speculatrici e interessate, responsabili solo del degrado della nostra società. Caserta è anche altro e c’è una nuova classe di giovani capaci che lo sta dimostrando”.
Ricevuto da Ali della Mente (la redazione)
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