Il mito della regina Teuta tra Tirana, Valona e Scutari con lo scrittore italiano Pierfranco Bruni

ROMA - Tre giorni intensi vedranno Pierfranco Bruni raccontare la storia e il mito della regina Teuta tra Tirana, Valona e Scutari da lunedì 25 marzo a mercoledì 27 marzo 2019 (come da programma) per conto della Ambasciata d’Italia a Tirana.

Lo scrittore e l’archeologo - antropologo si intrecciano per dare voce al rapporto tra Albania (Illiria) e Roma. Un evento in collaborazione con il Consolato d’Italia a Valona e le strutture universitarie di Tirana e Scutari.

Teuta. Leggendaria regina illirica, appartenente alla tribù degli Ardiaei, visse intorno al III secolo a.C.. Difese l’Albania contro l’Occidente, cercando di stabilire dei rapporti di convivenza con Roma.

I Romani sferrarono ogni tipo di attacco per limitare il suo potere e umiliarla, ma lei tenne sempre alto il vessillo del mondo adriatico, organizzando un’articolata difesa delle coste con flotte di pirateria per bloccare le navi inviate da Roma e l’invasione delle terre illiriche.

Fu una donna molto coraggiosa con una grande sapienza militare al punto da intraprendere una politica di dialogo fra Adriatico e Mediterraneo e di sviluppo dei reciproci rapporti fra tribù illiriche e mondo romano.

Ricordata come la Regina del Mare non accettò mai i condizionamenti occidentali perché pose sullo stesso piano il ruolo delle tribù Illiriche e quello di Roma.

Con lei presero forma alcuni nuovi concetti. In particolare: 1. L’idea di una guerra combattuta solo in mare. 2. L’idea dell’Illiricità come lingua e come storia.3. Il valore dell’autonomia del Mare Adriatico, non solo come territorio geografico ma come insieme di popoli e di tradizioni. 4. Morì in un modo non ancora precisato ma si pensa che abbia commesso il suicidio per non cadere nelle mani del nemico da cui era stata sconfitta.

Su questi aspetti si soffermerà Pierfranco Bruni che a Teuta ha dedicato diversi studi con Video e Cartelle a schede curati da Anna Montella.

“Fu una donna che difese l’identità del popolo illirico - ha sottolineato Pierfranco Bruni -, riuscendone a prendere le redini del comando. Elaborò e praticò il concetto di pirateria come forma difensiva. Notizie biografiche certe ci sono state tramandate dallo storico Polibio che non amava la sua figura”.

Nel lavoro di Bruni, archeologia e lingua danno vita a un complesso di elementi storicamente fondati, ma storicamente da sempre trascurati. Accanto a Teuta, Bruni porrà all’attenzione sia la figura regnante di Didone sia quella di Cleopatra. Un percorso affascinante che intreccia il mistero alla storia.

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