Trofeo del “Palio della Balestra di Sansepolcro” realizzato dall'artista reggino Pino Nania

REGGIO CALABRIA - Ennesimo ed importante riconoscimento per l’opera dell’artista di origini reggine Pino Nania. Sarà lui, infatti, l’autore del trofeo del “Palio della Balestra di Sansepolcro”, un drappo dipinto protagonista dell’importante e storica manifestazione che si svolge ogni anno in provincia di Arezzo.

L’associazione Balestrieri di Sansepolcro, un antico sodalizio che fonda le sue radici nel rinascimento toscano ed ha saputo sostenere nel tempo, ininterrottamente dal XV secolo il Palio della Balestra in cui si affrontano i balestrieri della città di Sansepolcro contro gli amici-rivali di sempre della città di Gubbio, ha svelato il nome dell’artista a cui ha commissionato la realizzazione del drappo.

Nania ha frequentato la bottega del maestro Tommaso Allegra. Ha studiato presso il liceo artistico di Reggio Calabria Diretto dal professore Ettore Frangipane. Dal 1961, a Napoli, ha stabilito il suo studio di pittura frequentando al contempo la facoltà di Architettura. Nel 1966 ha ottenuto la cattedra di storia dell’arte presso il liceo classico di Locri (RC) e dopo la parentesi di un anno presso il liceo scientifico di Reggio, trasferitosi in Toscana, ha tenuto per trentadue anni la cattedra di disegno e storia dell’arte presso il liceo scientifico di Sansepolcro.

Nel 1971, presso l’accademia di Belle Arti di Firenze, ha conseguito una ulteriore abilitazione per l’insegnamento di materie pittoriche. Nel 1992, insieme agli allievi, Nania ha pubblicato “Nello spazio di Piero”un saggio sull’opera di Piero della Francesca per cui ha ricevuto gli apprezzamenti del ministro della Pubblica Istruzione. Fino al 1976 ha esposto le sue opere in mostre personali, partecipando inoltre a numerose rassegne d’arte Nazionali e Internazionali dove, più volte, ha conseguito ambiti riconoscimenti.

Nel 2000, in occasione del Giubileo delle arti, Nania è stato invitato in Vaticano insieme ai massimi esponenti delle arti sceniche , della danza, del canto e delle arti figurative. Già nel periodo napoletano, a contatto con altri artisti, Nania si era avvicinato alla scultura, di cui si è appassionato ampliando, nel corso degli anni, le sue esperienze e le sue ricerche. Poi a seguito delle prime impegnative committenze, l’artista si è dedicato quasi completamente alla scultura. Importante la sua produzione scultorea di tematica sacra. Una imponente pala d’altare dall’apparente aspetto marmoreo, di fatto un altorilievo in vetroresina, è nella Cappella grande della Casa Sollievo della Sofferenza a S. Giovanni Rotondo e alcune sue versioni in bronzo ed in altri materiali di Padre Pio, San Francesco e San Camillo De Lellis sono collocate in alcune piazze e giardini italiani. Negli Stati Uniti è invece la grande tela denominata “Toscani”. Da qualche tempo si dedica a creazioni che fondono le discipline che lui conosce bene e cioè l’architettura, la pittura e la scultura.

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