Mostra Francesco Morosini in guerra a Candia e in Morea nella sede della Guardia di Finanza a Venezia

ROMA - Il 26 febbraio 2019 ricorrevano i 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini, forse l’ultimo dei grandi comandanti veneziani, nonché personaggio tra i più importanti e significativi della storia della Repubblica e delle sue tradizioni marinaresche.

Votato sin dalla gioventù alla carriera militare, di cui ascese tutti i livelli fino a ricoprire per ben quattro volte la carica di "capitano generale da mar" (comandante in capo della flotta e delle operazioni navali), Francesco Morosini è stato protagonista delle vicende belliche che videro la Serenissima contrapporsi all'impero ottomano nel XVII secolo e dell'ultima fase espansionistica di Venezia.

Di lui si ricordano, in particolare:

- la partecipazione alla guerra di Candia (Creta 1645-1669), che vide la città capitale dell’isola (odierna Heraklion) resistere per ben 25 anni alla pressione di preponderanti forze turche (è considerato infatti il più lungo assedio della storia) e divenne, sul finire della campagna, il simbolo della difesa della cristianità. Fu proprio il Morosini, in qualità di comandante della piazza, a negoziarne la resa a condizioni onorevoli;

- la conduzione della prima guerra di Morea (1684-1699), vittoriosa campagna militare che, nel più ampio quadro della Lega Santa degli Stati cristiani contro i turchi, consentì ai veneziani di acquisire il controllo di tutto il Peloponneso (la Morea, appunto), nonché giungere a minacciare le basi strategiche dell'impero turco;

- l'attribuzione del titolo di "Peloponnesiaco", nonché l'onore, mai ricevuto da altri fino ad allora nella storia della Repubblica, della realizzazione di un busto in bronzo, benché ancora in vita;

- l'ascensione al dogato nel 1688 che poi ricoprì unitamente alla carica di “capitano generale da mar”, fatto anch'esso unico nella storia di Venezia.

A lui la Marina italiana, per le gesta compiute al comando della flotta, ha intitolato nel tempo una nave da battaglia, due sommergibili e la Scuola Navale Militare sull’isola di Sant’Elena.

Al fine di coordinare le iniziative commemorative, dare giusto risalto alla ricorrenza e sfruttare, nel contempo, questa eccezionale occasione per ripercorrere un periodo importante della storia veneziana, è stato costituito un Comitato Organizzatore formato da rappresentanti dei seguenti Enti e Amministrazioni:
- la Fondazione Musei Civici;
- l’Archivio di Stato di Venezia;
- il Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza;
- l’Istituto di Studi Militari Marittimi (Museo Navale di Venezia) della Marina Militare;
- la Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”;
- la Biblioteca Nazionale Marciana;
- la Fondazione Giorgio Cini;
- la Fondazione Querini Stampalia;
- l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti;
- l’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini;
- l’Istituto Italiano dei Castelli – Sezione del Veneto;
- il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello”;
- il Comitato francese per la salvaguardia di Venezia.

Il 9 luglio 2019, alle ore 10, a Roma, presso la Sala Spadolini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è tenuta la presentazione alla stampa delle celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Francesco Morosini e della mostra “Francesco Morosini in guerra a Candia e in Morea”, al via, dal prossimo 12 luglio, presso la sede della Guardia di Finanza a Venezia.

In particolare, la conferenza stampa è stata introdotta dalla proiezione di un video clip sulla ricorrenza, seguita dall’intervento del Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza Bruno Buratti, che ha fornito un breve profilo biografico di Francesco Morosini ed illustrato gli scopi e i punti salienti delle celebrazioni.

Gli eventi - il cui calendario si spinge fino al mese di gennaio 2020 - patrocinati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, nonché dalla Regione Veneto, dalla Città di Venezia e dall’Università Cà Foscari, sono stati concepiti a Venezia, all’interno di un itinerario storico, artistico e culturale articolato su più sedi per amplificare la portata e la capacità divulgativa di ogni singola iniziativa, valorizzando i principali siti “morosiniani”.

Un approfondimento particolare è stato riservato alla prossima apertura al pubblico della mostra allestita presso Palazzo Corner Mocenigo, sede del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza.

All’interno dell’edificio che ospiterà l’evento, uno dei più grandiosi palazzi veneziani che fu dimora gentilizia di tre dogi del ‘600, edificata nel 1564 su progetto del celebre architetto veronese Michele Sanmicheli, il visitatore potrà ammirare un prezioso ed inedito ciclo di tele settecentesche sulle campagne militari di Candia e di Morea, vero e proprio racconto per immagini, restaurate per l’occasione, nonché armi, cimeli , documenti storici e molte curiosità inedite, come le insegne di comando turche, due rari cannoni ottomani, alcuni strumenti musicali della banda dei giannizzeri, manuali e mappe militari dell’epoca, un ordine di operazioni per l’armata navale e l’originale del dispaccio munito di firma autografa, con cui Francesco Morosini annuncia al Senato della Repubblica la presa di Atene, messi a disposizione dal Museo Correr, dall’Archivio di Stato di Venezia e da collezioni private mai esposte al pubblico.

La Repubblica di Venezia fu impegnata nel Seicento in due importanti conflitti nel Mediterraneo. La guerra per la difesa di Creta (Candia), tra il 1644 e il 1669, terminò con la sconfitta dei veneziani e la perdita dell’isola, un territorio che le apparteneva da 450 anni e che rappresentava un luogo di fondamentale importanza nelle rotte marittime verso Levante.

La seconda campagna (1684-1699) fu invece offensiva e portò Venezia alla conquista di gran parte del Peloponneso, la Morea. Il nuovo Regno fu considerato da molti l’inizio di una possibile riconquista dell’antico potere, ma il sogno ebbe vita breve, poiché la Morea fu persa solo pochi anni dopo, tra il 1714 e il 1718.

I conflitti del Seicento non furono solo scontri diretti tra Venezia e la Sublime Porta. In queste circostanze Venezia definì anche la propria posizione politica rispetto alle altre potenze europee che, come la Repubblica, avevano forti interessi sia nel Mediterraneo che in Italia.

L’adesione di Venezia alla sacra lega nel 1684 diede comunque ampia risonanza alle imprese veneziane e innumerevoli testi , molti dei quali in mostra, diffusero a scopo propagandistico in tutta Europa descrizioni e immagini dei luoghi teatro dei combattimenti del suo esercito.

Francesco Morosini, nato a Venezia nel 1619 e morto nel 1694 in Morea, a Nauplia (Napoli di Romania), ben rappresenta il suo tempo e questi avvenimenti, ultima vera espressione della potenza veneziana nel Mediterraneo. Avviato, neanche ventenne, alla carriera sul mare, ascese rapidamente sino all’apice tutti i gradini della carriera nella flotta della Serenissima, trascorrendo in guerra la gran parte della sua esistenza. Acclamato doge all’unanimità nel 1688 per i meriti acquisiti e destinatario per le sue imprese di onori e riconoscimenti mai visti in precedenza, fu per ben quattro volte capitano generale dell’esercito della Repubblica a Candia e in Morea, l’ultima delle quali congiuntamente alla carica dogale, caso unico nella storia della Repubblica.

A partire dai dipinti del ciclo Morosini, la mostra , articolata in sei sezioni e curata da Elisabetta Molteni, professore associato di Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, riconosciuta esperta di architettura militare veneziana, illustra alcuni episodi salienti delle due guerre ma anche diversi aspetti del modo di intendere e di condurre la guerra nel Seicento: le conoscenze teoriche e pratiche che appartengono all’arte militare, i combattimenti navali, le operazioni di assedio di città e fortezze.

I testi, le immagini e i documenti prodotti nel corso delle sue campagne militari restituiscono dunque il modo di guerreggiare di Francesco Morosini e del suo tempo.

Il Generale Buratti, inoltre, ha:
- ringraziato il Sig. Ministro Alberto Bonisoli per il patrocinio concesso alle iniziative e per la collaborazione, recentemente sancita con un protocollo d’intesa, tra il MiBAC e la Guardia di Finanza, anche sul piano della tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale in uso al Corpo;
- ricordato il sostegno del Ministero dello Sviluppo Economico e di Poste Italiane S.p.A., per l’emissione di un francobollo dedicato a Francesco Morosini e di un folder;
- presentato il catalogo ufficiale delle celebrazioni, edito dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, realizzato con il sostegno finanziario del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Hanno poi preso la parola la dott.ssa Giovanna Giubbini, Direttore dell’Archivio di Stato di Venezia e l’Arch. Fiorenzo Meneghelli, Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Veneto, illustrando i termini della collaborazione intercorsa con gli altri componenti del Comitato per le celebrazioni e descrivendo, rispettivamente, i contenuti della mostra documentaria “Francesco Morosini 1619-1694. Una vita veneziana.”, in corso presso la sede dell’Archivio di Stato di Venezia in Campo dei Frari, e l’ipotesi di avvio di una mostra itinerante con prima tappa a Forte Marghera, allo scopo di valorizzare le fortezze veneziane nel contesto dei sistemi fortificati europei.

L’intervento conclusivo è stato quello del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, il quale ha sottolineato l’importanza di fornire sostegno alla progettualità in argomento, nell’ottica di valorizzare la città di Venezia ed il suo portato culturale.

A far da cornice alla presentazione, un ritratto del condottiero, un moschetto d’epoca, alcuni libri antichi e uno bongo originale della banda dei Giannizzeri, trofeo di guerra, nonché alcune monete e medaglie commemorative della seconda metà del ‘600.

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