Traffico di armi e droga, arresti e sequestro di ristorante

VERONA - Dalle prime ore del mattino di lunedì 22 aprile 2024 i carabinieri della compagnia di Caprino Veronese, coadiuvati dai colleghi del comando provinciale carabinieri di Verona e da unità cinofile, hanno svolto una vasta operazione antidroga eseguendo ordinanze di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 10 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettanti soggetti, italiani e albanesi, incolpati di essere gli artefici nonché appartenenti di un sodalizio dedito allo spaccio di cocaina nella provincia di Verona. L’indagine prende le mosse nel febbraio del 2022 allorquando, a Sant’Ambrogio di Valpolicella (Vr), viene arrestato un italiano trovato in possesso di due pistole, di cui una con la matricola abrasa, che occultava in delle cassette antincendio del suo condominio. Le successive investigazioni mettevano in luce come costui, unitamente ad altri sodali, fosse parte di una rete di spaccio di cocaina che, partendo da un locale pubblico di San Pietro in Cariano (Vr), si diramava in tutta la provincia veronese per essere venduta al dettaglio.

Sequestro preventivo disposto dal giudice nei confronti di un noto ristorante di San Pietro in Cariano

Nel corso delle attività, condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura della Repubblica di Verona, dall’aprile 2022 sono state arrestate 5 persone in flagranza di reato, sequestrati 500 gr di cocaina nonché oltre 12.000 euro frutto realisticamente dell’attività di spaccio. La disponibilità di armi, l’elevato tenore di vita di alcuni degli indagati e non ultimo la modalità di gestione dell’illecito spaccio di cocaina, hanno sin da subito reso chiara la pericolosità dei soggetti coinvolti, dediti allo spaccio al dettaglio dello stupefacente che in talune circostanze, pur di recuperare i crediti da parte degli assuntori, hanno agito con modalità estorsive, reato che è contestato a uno degli indagati. L’operazione ha consentito, inoltre, di notificare ed eseguire il sequestro preventivo disposto dal giudice nei confronti di un noto ristorante di San Pietro in Cariano (Vr) da dove due degli arrestati gestivano l’attività illegale di spaccio, sia occultandovi lo stupefacente sia avvalendosi degli stessi dipendenti per la cessione della droga che era destinata a tutta la provincia di Verona creando, per coloro che la gestivano, un importante indotto economico illegale - riporta il comunicato stampa dell'Arma dei carabinieri -.

Traffico illegale di droga sostenta le organizzazioni criminali

Gli arrestati saranno interrogati nei prossimi giorni dagli inquirenti per rispondere alle accuse di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti. Un altro tassello fondamentale messo dai militari dell’Arma dei carabinieri nel contrasto al traffico illegale di droga che costituisce, a tutt’oggi, uno dei mezzi prevalenti attraverso i quali si sostentano le organizzazioni criminali. Nel corso dell’operazione, anche grazie al supporto dell’Unità cinofila della Guardia di finanza di Verona, sono stati rinvenuti e sequestrati nel corso delle varie perquisizioni ulteriori 105 grammi di cocaina con ottima percentuale di purezza. Per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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