Colibrì e Moonbird, Enac: non impediamo le attività degli operatori, ma tuteliamo la sicurezza aeronautica
ROMA - L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, in merito alle informazioni apparse sulla stampa riferite ai voli di due organizzazioni non governative sul Mediterraneo, in un’ottica di trasparenza e corretta informazione, precisa quanto segue. L’ENAC, come da mandato istituzionale, svolge la propria attività finalizzata all'attuazione e al rispetto delle norme di sicurezza che regolano e disciplinano le operazioni di volo, a tutela della sicurezza, avendo come unico riferimento l’applicazione delle norme nazionali e internazionali in materia. In merito all’aeromobile “Colibrì” di costruzione amatoriale, di nazionalità francese, l’ENAC a seguito di un’ispezione effettuata sul velivolo, ha accertato che l’aeromobile veniva impiegato per pattugliamento marittimo, attività riconducibile alle cosiddette operazioni specializzate.
In accordo alla pertinente regolamentazione nazionale e come pubblicato su AIP Italia (Aeronautical Information Publication, pubblicazione ufficiale che riporta le informazioni aeronautiche essenziali per la navigazione aerea) agli aeromobili autocostruiti non è consentito l’impiego in operazioni specializzate/lavoro aereo.
L’Ente evidenzia di essere venuto a conoscenza della reale tipologia di impiego dell’aeromobile francese a seguito della verifica effettuata lo scorso luglio, in difformità con quanto dichiarato prima dell’arrivo all’Aeroporto di Lampedusa in data 09/05/2018.
Per quanto sopra, l’ENAC ha comunicato agli Enti competenti che il Colibri può essere impiegato esclusivamente per le attività ammissibili a quelle di un aeromobile autocostruito, ovvero di tipo ricreativo. Inoltre sulla base degli obblighi istituzionali, l’ENAC ha segnalato all’omologa autorità francese l’attività svolta dal velivolo Colibrì sul territorio italiano, chiedendo ulteriori informazioni sulla sua capacità di effettuare voli prolungati sul mare a notevole distanza dalla costa mantenendo gli adeguati livelli di sicurezza.
Pertanto gli eventuali voli di ricognizione effettuati prima dell’intervento dell’ENAC potrebbero essere stati operati in difformità alle regole vigenti e non corrisponde al vero che l’Ente avrebbe dapprima autorizzato dei voli e successivamente sospeso l’autorizzazione.
Per quanto riguarda il velivolo Moonbird, nell’ambito delle funzioni dell’ENAC è stata richiesta al proprietario l’evidenza del possesso dei requisisti necessari per le attività che intende svolgere. Ad oggi l’Ente è in attesa di ricevere tali evidenze.
Si rappresenta inoltre, che le verifiche vengono condotte dall’ENAC non sui singoli voli, ma sulla base di ispezioni e audit programmati e non e, in casi specifici, a seguito di segnalazioni.
L'ENAC, sulla base dei controlli effettuati e delle evidenze acquisite, ha adottato le azioni conseguenti esclusivamente al fine di garantire la sicurezza dei voli.
Si ribadisce, infine, che non si tratta di disposizioni che l’ENAC ha assunto negli ultimi giorni, ma all’inizio del mese di luglio 2019. Rientrano nei compiti istituzionali dell’ENAC di controllo e vigilanza sul settore e sulle operazioni di volo e, pertanto, non sono state rivolte a impedire le attività di specifici operatori, ma solo a tutelare la sicurezza aeronautica.
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