Madalina dichiara amore in musica alla madre Gina, singolo Umanamente come simbolo di rivolta

ROMA - Fuori oggi, martedì 27 agosto 2019, “Umanamente” il nuovo singolo di Madalina per Honiro Ent. “Umanamente” nasce come simbolo di rivolta contro tutto ciò che di poco umano vive in noi . Questo brano - racconta Madalina - è una dichiarazione d’amore alla migliore delle persone che io abbia mai conosciuto : mia madre Gina!

Durante gli anni delle superiori, ci fu un bando per un concorso europeo collegato al razzismo e come immagine dimostrativa della locandina,  c’era la rappresentazione di un embrione! Mi iscrissi e,  la mia insegnante nonostante provasse astio nei miei confronti - derivato dalle mie origini native - si offrì di inviare la mia poesia pur essendo stata l’unica dell'istituto ad aver esposto qualcosa ma, dopo un mese lei mi confessò di non averla mai mandata.

Qualche anno dopo, decisi di utilizzare l’amarezza derivata dall’accaduto, dando vita a questo brano, partendo dalla poesia stessa e dai principi esistenziali che volevo esporre.

Iulia, classe ’93 nasce  a Galati in Romania. Il suo nome di battesimo è Iulia Madalina ma da quando è nata tutti coloro che facevano parte della sua famiglia la chiamano Madalina. Questo nome le viene dato dalla madre grazie ad un sogno fatto quando era incinta di lei e con la speranza che diventasse come la sua cantante preferita Madalina Manole.

Passa la sua infanzia fra le campagne del villaggio dove viveva con i suoi nonni e la città, circondata da amore e fede.

All’età di 11 anni con la sua famiglia si trasferisce in Italia, ricongiungendosi al padre che,  per lavoro già da qualche anno viveva in Italia. Sono state molte le difficoltà da superare per l’inserimento sociale, per la “non accettazione“ dei professori e compagni. Cresce così dentro di lei la voglia di ritrovare un senso di appartenenza, un qualcosa che potesse essere oltre ciò che l’occhio umana è capace di percepire e, scava nel profondo della sua anima per capirmi meglio.

A 14 anni comincia a studiare canto nel paesino dove abitava (in provincia di Frosinone) e spronata dalla  madre che, da sempre ha creduto in lei più di quanto ci credessi lei stessa. Lo scrivere, per Jilia, diventa una necessità per riuscire ad esprimere gli stati d’animo che nella vita placo. Si trasferisce poi, con la famiglia a Nepi ed essendo più vicina a Roma ha l’opportunità di continuare gli studi con vari maestri di canto e di cominciare a piccoli passi un percorso artistico.

Non ha un genere definito musicalmente, scrive e canta ciò che l’ istinto le chiede ma a grandi linee è molto vicina ad un pop-rock.

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