Università di Foggia alla Mostra del Cinema di Venezia col cortometraggio The choice La scelta

FOGGIA - Dopo la partecipazione al Festival di Cannes, il Festival della Ricerca e dell’Innovazione accompagnerà l’Università di Foggia anche alla 76esima Mostra internazionale internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove venerdì 30 agosto 2019 il cortometraggio “The choice (La scelta)” verrà presentato insieme agli altri film selezionati dalla giuria come finalisti dell’edizione 2019 di “I Love GAI - Giovani Autori Italiani” (l’atteso appuntamento dedicato ai talenti Under 40 durante la Mostra di Venezia).

“The choice”, firmato dal regista napoletano Giuseppe Alessio Nuzzo, è stato realizzato nel corso della terza edizione del Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia, coordinato dal delegato del rettore alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, Terza Missione, professore Giovanni Messina.

Come recita il pay off della locandina, “The choice” è «una favola moderna, ispirata alla storia vera dell’attrice Cristina Donadio ...» (divenuta popolare nel ruolo di Scianel nella fortunata serie televisiva “Gomorra”, liberamente ispirata al best seller di Roberto Saviano).

«Il cortometraggio – dichiara la coordinatrice del progetto per UniFg, nonché componente il Consiglio di amministrazione dell’Università di Foggia, professoressa Carmela Robustella – è tratto da una storia vera e veicola un importante messaggio di coraggio e speranza. La scelta della protagonista, colpita da un cancro al seno, è stata quella di non abbattersi e di lottare contro la malattia nell’unico modo possibile: affrontandola, affidandosi con fiducia alle cure dei centri oncologici».

Con un cast di tutto rispetto composto dalla stessa Cristina Donadio, Gina Amarante e Anna Brancati, come detto guidate dalla regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, “The choice” è stato prodotto da Paradise Picture in associazione con An.Tra.Cine. in collaborazione con l’Università di Foggia (le riprese del cortometraggio sono state effettuate presso il Polo Biomedico Emanuele Altomare dell’Università di Foggia e la Struttura complessa di Radioterapia Oncologica dell’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Foggia), col sostegno del Gruppo Rotice SrL, del Gruppo Telesforo, di Apulia Film Commission e Film Commission Regione Campania.

Il film, attraverso un unico piano sequenza, realizzato tra cameracar e flasback, racconta la malattia di un’attrice, il suo viaggio nella vita a cominciare dall’esperienza umana più difficile come quella del dolore.

«Siamo davvero felici di questa opportunità – argomenta il professore Giovanni Messina – che conferma, ove mai ve ne fosse bisogno, le qualità artistiche dell’opera realizzata nell’ambito del Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia. Credo che possa rivelarsi una vetrina molto importante anche per il nostro ateneo, per venire a contatto con altre realtà accademiche italiane che già da tempo hanno intrapreso la strada dell’arte, segnatamente quella del cinema, per raccontare la vita e il nostro tempo. L’Università di Foggia sta adoperandosi da tempo per migliorare le proprie strategie di public engagement, così come sono state adottate politiche molto audaci in materia di Terza Missione esattamente come richiesto dal MIUR.

Raccontare il dolore, la vita di una donna, attraverso un’opera cinematografica alla cui produzione ha collaborato un’università giovane e piccola come la nostra, ci rende molto orgogliosi indipendentemente dal risultato che il cortometraggio otterrà al concorso. In tema di scelte, vuol dire che noi abbiamo fatto quella giusta».

“The choice (La scelta)” sarà proiettato alle 17 di venerdì 30 agosto al Cinema Astra del Lido di Venezia, alla proiezione prenderanno parte il regista Giuseppe Alessio Nuzzo, il professore Giovanni Messina e la professoressa Carmela Robustella. «Sarà certamente un’occasione importante – aggiunge il rettore dell’Università di Foggia, professore Maurizio Ricci – per veicolare su scala nazionale un’immagine positiva e vincente del Sud, nonostante i suoi problemi e i suoi cronici ritardi.

Un’occasione per rimettere, al centro della missione delle accademie italiane, il peso della cultura e l’obbligo di tramandarla, come valore indispensabile, alle generazioni future. A cominciare dai nostri studenti».

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