Sergio Mattarella: la nostra bella Italia se perde il senso del rispetto della persona, tradisce valori e storia

ROMA - Un saluto cordiale a tutti, benvenuti a Castelporziano. Con questa festa concludiamo la stagione dei centri estivi in questa tenuta. Cinque anni fa abbiamo iniziato, per la prima volta ospitando qui i primi ragazzi: l’iniziativa è pienamente riuscita, si è ormai consolidata. Il contatto continuo con i ragazzi, con i loro operatori, con gli anziani ha permesso, di anno in anno, di migliorare l’accoglienza e di renderla più efficiente e più gradevole. La Tenuta di Castelporziano, che è una oasi ambientale preziosa, è ancora più preziosa per vostra presenza. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa festa: dai dipendenti della Tenuta di Castelporziano e del Quirinale, in servizio e in pensione, alla Protezione civile, all’Arma dei Carabinieri - saluto il comandante generale – alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco, al Genio Pionieri dell’Esercito, agli istituti scolastici che hanno contribuito quest’oggi, alla Rai.

E a tutti gli altri preziosi interlocutori che quest’oggi hanno consentito questo incontro, questa festa.

E, naturalmente, saluto e ringrazio i protagonisti delle performance sportive, dimostrative e artistiche che sono stati con noi questo pomeriggio, a cominciare dagli atleti paralimpici, che ci infondono tanto entusiasmo, costantemente.

Un saluto particolare a Manuel Bortuzzo che ci trasmette tanta forza d’animo.

Un saluto e ringraziamento alla banda della Polizia locale di Roma, e al coro Mani Bianche. Al coro Mani Bianche a cui vorrei dire: ragazzi, siete sempre bravissimi, ogni anno vi è un grande apprezzamento nei vostri confronti. Bravi, bravi davvero!!!

Vorrei ringraziare la Scoop Jazz Band, un complesso formato da giornalisti: è singolare vederli, per una volta, a caccia non di notizie ma di note musicali.

Un ringraziamento e un apprezzamento a I Disabilié, che rappresentano un esperimento musicale – ben riuscito - tra persone con disabilità e operatori sociali, nel segno della armonia e dell’ironia.

Complimenti a tutti.

Ringrazio particolarmente la nostra “madrina”, Cristiana Capotondi, attrice di grande sensibilità e di alto livello, sempre attenta alle problematiche sociali e alla solidarietà.

Ringrazio Cesare Bocci, che, tra le sue tante e importanti interpretazioni, ha dato volto in tv alla popolare figura di poliziotto di Mimì Augello.

Desidero salutare anche la moglie di Cesare Bocci, la signora Daniela Spada. Insieme hanno scritto un bel libro, ironico, forte nel messaggio, commovente in alcuni passaggi che esprime anche una denuncia sulla condizione del disabile nel nostro Paese.

“Pesce d’aprile” - questo il titolo - è una testimonianza preziosa. Illustra con grande efficacia la condizione di chi si trova in difficoltà spesso ingiustificate, che trova il posto auto riservato sempre occupato, gli ascensori troppo piccoli; di chi è costretto a vivere un gradino imprevisto come una grave difficoltà; di chi deve continuamente fare i conti con sistemi e servizi spesso efficienti ma, talvolta, senza quella manifestazione di umanità e di comprensione che rappresenta la vera differenza nell’interlocuzione.

Vi è chi comprende e chi non capisce; e che va aiutato a comprendere. Perché l’indifferenza è tra i mali peggiori.

In realtà, di disabilità e di condizione dell’anziano si parla ancora troppo poco e con parole talvolta sbagliate. Ci sentiamo coinvolti, spesso, di fronte a un caso singolo, ma poi non traduciamo questo stato d’animo in scelte concrete e permanenti di carattere generale.

Occorre, invece, chiedersi cosa ciascuno di noi singolarmente e cosa la società può fare e, inoltre, occorre impegnarsi per scoprire e valorizzare il contributo che le persone con disabilità forniscono e possono fornire alla crescita civile, umana e al benessere del nostro Paese.

E per tener conto che gli anziani sono una risorsa della società.

La nostra Costituzione, al suo articolo 3, richiede alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della personalità: è un’applicazione dei doveri di solidarietà indicati dall’articolo 2 della Costituzione. Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà.

La nostra bella Italia se perdesse – o anche soltanto se attenuasse - il senso della solidarietà e del rispetto di ogni persona, tradirebbe i suoi valori e la sua storia.

Questo non avverrà.

Cari amici, avete reso più lieta e serena l’estate di Castelporziano.

Grazie. Buona festa a tutti!

Le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di chiusura delle iniziative di carattere sociale a Castelporziano.

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