Il sortilegio della speranza di Pierfranco Bruni, immaginario di percezione e sensuale sensorialità

MILANO - Per vivere la vita come sogno nella magia della bellezza della letteratura. Questo l’intrinseco valore de Il sortilegio della speranza di Pierfranco Bruni, edito da Tabula Fati Editore, che verrà presentato a Milano lunedì 30 settembre 2019 a partire dalle ore 18,30 presso lo storico Jamaica Bar, in Via Brera n. 32. A condurre l’incontro sarà la scrittrice Stefania Romito. Interverranno l’artista Davide Foschi e Rosella Maspero. Il sortilegio della speranza racconta un percorso di ricerca interiore oltre ogni limite spaziale e temporale.

Una speranza narrata tra le pieghe di una quotidianità rappresentata attraverso un affascinante immaginario fatto di percezione e di sensuale sensorialità. Il racconto di un’esistenza vissuta mediante l’aspetto magico ed esistenzialmente estetico della letteratura.

Un libro che si avvale dell’aspetto favolistico del racconto e del senso magico dei personaggi. Perché la favola, come ricordano Pavese e Quasimodo, racchiude in sé il sublime senso tragico del mito. Quel mito che ci permette di riappropriarci della poesia intesa non soltanto come rappresentazione metaforica dei sentimenti più intimi e autentici, ma soprattutto come strumento di riacquisizione di quegli archetipi esistenziali che grazie alla poesia, e per mezzo di essa, rivivono in noi.

Un libro magistralmente costruito sul rapporto tra realtà e finzione, tra senso onirico e senso della storia in cui emergono valori assoluti quali la solitudine e la pazienza nell’ascolto del silenzio. Ed è proprio tramite la pazienza e il silenzio, sottolinea Bruni, che si recupera la propria memoria. Quella vera essenza di noi veicolata dalla favola, dalla leggenda e dal mito che vive dentro il tempo e che nasce dal tempo. Come ricorda l’antico sciamano del Sortilegio: “Bisogna ascoltare il silenzio della luna per vivere quotidianamente la propria pazienza”.

Un libro che contrasta il cinismo e l’aridità esistenziale di quella scrittura che si limita a rappresentare la realtà come esperienza cronachistica, tralasciando l’aspetto magico e metafisico dell’esistenza. Quella “metafisica dell’anima” che si rivela filosoficamente negli scritti di Maria Zambrano e che trova nel Sortilegio della speranza la sua sublime espressione. Uno straordinario antidoto alla deleteria tendenza al “relativismo”e alla “leggerezza” che impediscono di recepire e di vivere l’autentica Verità. Un viaggio mistico che vive il mistero e il sogno nella Bellezza della magia della favola.

Evento organizzato da OPHELIA’S FRIENDS CULTURAL PROJECTS in collaborazione con l’ASSOCIAZIONE VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO e con il CENTRO STUDI E RICERCHE “FRANCESCO GRISI”.

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