Covid-19. Raccomandazioni del ministero della Salute per le persone immunodepresse in epoca di Coronavirus
ROMA - Coronavirus, raccomandazioni del ministero della Salute per le persone immunodepresse. Il Ministero, guidato da Roberto Speranza, su iniziativa del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile ha emanato una circolare contenenti raccomandazioni rivolte alle persone immuno depresse nell'ambito dell’attuale situazione di emergenza determinata dalla diffusione del Covid-19. Le evidenze scientifiche indicano che i pazienti immunodepressi, come ad esempio le persone con immunodeficienze congenite o secondarie, le persone trapiantate, le persone affette da malattie autoimmuni in trattamento con farmaci ad azione immuno-soppressiva, così come le persone con malattie oncologiche o oncoematologiche, sono particolarmente a rischio, sia per quanto riguarda la morbilità che la mortalità in caso d'infezione da virus respiratori, tra cui i coronavirus.
Raccomandazioni di carattere generale
Per tutti i pazienti:
evitare la presenza-frequenza in luoghi affollati;
indossare la mascherina (di comune uso, quali quelle chirurgiche) fuori dal domicilio, in particolare quando si rendano necessarie visite in ospedale per visite, esami e/o trattamenti;
eseguire un'accurata e frequente igiene delle mani (si vedano anche le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul lavaggio delle mani);
evitare di toccarsi con le mani il viso, gli occhi, il naso e la bocca;
evitare le visite al proprio domicilio da parte di familiari o amici con sintomi respiratori e/o provenienti da aree a rischio;
contattare il medico curante non appena compaiono sintomi riconducibili a infezioni delle vie respiratorie (febbre, tosse, rinite);
attivare, ogni qualvolta possibile, visite in telemedicina per evitare il più possibile, salvo necessità cliniche e/o terapeutiche, gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali;
non sospendere la terapia immunosoppressiva in atto, salvo diversa indicazione formulata da parte del medico curante;
monitorare i livelli sierici d'immunoglobuline e praticare terapia sostitutiva in caso di valori di lgG ridotti rispetto ai range di normalità;
attivare quanto più possibile procedure di smart working e di evitare assolutamente attività lavorative in ambienti affollati;
in caso di situazioni per le quali è, imprescindibilmente, necessario partecipare di persona a incontri di lavoro mantenere una distanza di almeno un metro (meglio due) dai colleghi, invitandoli a indossare una mascherina e a eseguire le corrette norme igieniche prima del contatto, compresa la sanificazione degli ambienti.
Per i pazienti immuno depressi con malattie neuro muscolari
La circolare sottolinea che ci sono evidenze recenti che documentano un potenziale neuro-invasivo del nuovo coronavirus che potrebbe peggiorare i sintomi preesistenti nelle persone immunodepresse con malattie neuro muscolari e tra le raccomandazioni indica:
alle strutture sanitarie di identificare e istituire percorsi e spazi (es. sale di attesa) dedicati e preordinare gli accessi attraverso contatto telefonico e prenotazioni;
a tutto il personale sanitario adibito alla cura di questi pazienti di indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale (DPI) (es. mascherine chirurgiche o quelle specificamente indicate per procedure speciali).
di posticipare, laddove possibile e in accordo con gli specialisti del settore che hanno in carico il paziente, i controlli di follow-up
di considerare precocemente, per i pazienti sintomatici, l'utilizzo di farmaci antivirali in studio (es. lopinavir/ritonavir; remdesivir).
Raccomandazioni di carattere generale
Per tutti i pazienti:
evitare la presenza-frequenza in luoghi affollati;
indossare la mascherina (di comune uso, quali quelle chirurgiche) fuori dal domicilio, in particolare quando si rendano necessarie visite in ospedale per visite, esami e/o trattamenti;
eseguire un'accurata e frequente igiene delle mani (si vedano anche le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sul lavaggio delle mani);
evitare di toccarsi con le mani il viso, gli occhi, il naso e la bocca;
evitare le visite al proprio domicilio da parte di familiari o amici con sintomi respiratori e/o provenienti da aree a rischio;
contattare il medico curante non appena compaiono sintomi riconducibili a infezioni delle vie respiratorie (febbre, tosse, rinite);
attivare, ogni qualvolta possibile, visite in telemedicina per evitare il più possibile, salvo necessità cliniche e/o terapeutiche, gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali;
non sospendere la terapia immunosoppressiva in atto, salvo diversa indicazione formulata da parte del medico curante;
monitorare i livelli sierici d'immunoglobuline e praticare terapia sostitutiva in caso di valori di lgG ridotti rispetto ai range di normalità;
attivare quanto più possibile procedure di smart working e di evitare assolutamente attività lavorative in ambienti affollati;
in caso di situazioni per le quali è, imprescindibilmente, necessario partecipare di persona a incontri di lavoro mantenere una distanza di almeno un metro (meglio due) dai colleghi, invitandoli a indossare una mascherina e a eseguire le corrette norme igieniche prima del contatto, compresa la sanificazione degli ambienti.
Per i pazienti immuno depressi con malattie neuro muscolari
La circolare sottolinea che ci sono evidenze recenti che documentano un potenziale neuro-invasivo del nuovo coronavirus che potrebbe peggiorare i sintomi preesistenti nelle persone immunodepresse con malattie neuro muscolari e tra le raccomandazioni indica:
alle strutture sanitarie di identificare e istituire percorsi e spazi (es. sale di attesa) dedicati e preordinare gli accessi attraverso contatto telefonico e prenotazioni;
a tutto il personale sanitario adibito alla cura di questi pazienti di indossare gli appositi dispositivi di protezione individuale (DPI) (es. mascherine chirurgiche o quelle specificamente indicate per procedure speciali).
di posticipare, laddove possibile e in accordo con gli specialisti del settore che hanno in carico il paziente, i controlli di follow-up
di considerare precocemente, per i pazienti sintomatici, l'utilizzo di farmaci antivirali in studio (es. lopinavir/ritonavir; remdesivir).
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