Carlo Alessandro Modestino "incontra" gli studenti del Liceo Diaz, lezioni di diritto alla salute in epoca Coronavirus

CASERTA - La scuola al tempo del Coronavirus non si ferma. Così allieve e allievi del Liceo Diaz di Caserta hanno incontrato, virtualmente, il giudice Carlo Alessandro Modestino. In videoconferenza, in sinergia con la Procura Generale della Corte di Appello di Napoli, si è tenuto l’evento “Primum vivere deinde philosophari?” Ad introdurre il dibattito Luigi Suppa, preside del liceo.

«Ringrazio – ha detto il dirigente scolastico - il procuratore generale Luigi Riello e l’avvocato generale Antonio Gialanella che, con questo incontro, hanno offerto al nostro liceo la possibilità di riflettere su temi attuali di diritto emersi dalla delicata situazione che stiamo vivendo e il giudice Modestino, sostituto procuratore generale, che ha relazionato sul tema “Primum vivere deinde philosophari?”, per dare risposte ai tanti interrogativi che pongono eminenti giuristi e costituzionalisti sulla verificata priorità del diritto alla salute.

Vorrei inoltre ringraziare  i docenti tutti che, anche in questa occasione, hanno mostrato senso di responsabilità e una spiccata professionalità e i nostri eccezionali alunni che con il loro ineccepibile comportamento non solo potrebbero avere contribuito al contenimento della diffusione del contagio nel nostro territorio - se pensiamo che sono circa 1700 e sono stati rigorosamente in quarantena!- ma stanno anche frequentando la scuola nella sua dimensione virtuale con ammirevole impegno da molto tempo, considerato che il “Diaz” è stato tra  i primi istituti ad attivare le varie piattaforme per la didattica a distanza».

A rispondere alle studentesse e agli studenti il giudice Modestino che ha parlato di diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e di qualcosa che va oltre ogni regolamentazione che è il diritto di vivere la propria umanità esprimendo liberamente sé stessi.

L’incontro è stato organizzato nell’ambito delle attività di Educazione alla salute curate dalla professoressa Luisa Papa che ha chiarito ai ragazzi la situazione che procura loro tanti disagi esistenziali.

«Le nostre madri e i nostri padri costituenti – ha detto Modestino - hanno contemplato situazioni di emergenza, come scritto nell’articolo 16, certamente, queste limitazioni si caratterizzano per la loro eccezionalità e per la loro necessaria temporaneità, e possono essere dettate solo da esigenze volte alla tutela della salute pubblica e della sicurezza nazionale e mai possono essere imposte da motivazioni politiche.  Anzi, alla scadenza del periodo di emergenza sanitaria dovremo essere tutti vigili affinché venga ripristinato il quadro dei diritti che sono stati compressi in questa fase.
Intanto il sistema delle garanzie non si è interrotto: ne sono un esempio le iniziative giudiziarie della Procura di Milano e della Procura di Brescia volte ad accertare la violazione dei diritti delle persone ricoverate presso le Rsa in Lombardia».

Un incontro dibattito che ha visto coinvolti attivamente più di 100 alunni di cinque classi, I L, II D, IV C e V B, tutti collegati con i loro docenti alla G-Suite di Istituto, grazie all’impegno del professore Pasquale Ferraresi che ha reso tecnicamente possibile questo appuntamento. L'evento è stato animato dagli interventi di allieve e allievi e tra questi Eugenio Tontodonato della 4a C, Sergio Wilson della 2a D, Alfonso Scuotto della 4° C, Federico Lampitelli della 5a C, e delle docenti Luisa Papa e Giulia Isotti.

Modestino ha concluso in suo intervento con una nota di ottimismo: «Sicuramente ritorneremo nella piena sfera del diritto e dei diritti e anzi starà a noi recuperare e anche migliorare la nostra vita e, soprattutto, gestire con maggiore consapevolezza la nostra libertà».

di Nadia Verdile

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