Poesia di Sabrina Fodaroni
Redazione CWN | 29 Aprile 2020
Redazione CWN | 29 Aprile 2020
Quando sentirò i rumori
Mi tremeranno le mani
Il silenzio ha fermato i gesti
Ha reso immobile il tempo
Non riconoscerò nessuno
Pochi sono gli occhi che parlano
I sorrisi rimangono nascosti
Gli sguardi non sono più gli stessi
Coperti da un velo malinconico
Non serve ricordare
Camminavamo per non arrivare mai
Dobbiamo tornare a riempire l’anima
Era rimasta vuota
Doveva accadere
Per ritrovare i pensieri
Lo sterminato verde ci aspetta
Sarà bellissimo lo scorrere del fiume
Il suono del mare
Il lamento dei gabbiani
Vorrei ballare
Ma serve la notte, per un po’ di magia
Ora manca la luna e, non ci sono stelle
Bisogna saper aspettare
L’attesa
Mi tremeranno le mani
Il silenzio ha fermato i gesti
Ha reso immobile il tempo
Non riconoscerò nessuno
Pochi sono gli occhi che parlano
I sorrisi rimangono nascosti
Gli sguardi non sono più gli stessi
Coperti da un velo malinconico
Non serve ricordare
Camminavamo per non arrivare mai
Dobbiamo tornare a riempire l’anima
Era rimasta vuota
Doveva accadere
Per ritrovare i pensieri
Lo sterminato verde ci aspetta
Sarà bellissimo lo scorrere del fiume
Il suono del mare
Il lamento dei gabbiani
Vorrei ballare
Ma serve la notte, per un po’ di magia
Ora manca la luna e, non ci sono stelle
Bisogna saper aspettare
L’attesa
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