Poesia di Marilena Ferrante
Redazione CWN | 03 Maggio 2020
Redazione CWN | 03 Maggio 2020
Ostia antica
Non mi chiedere dove andrò
tra le pietre del tuo secolo.
Non mi chiedere chi troverò
ad aspettare
Il grigiore del tempo
troppo vicino a te.
Anelli di sogni.
Calpestii di desideri
tracciano le orme
delle cadute e delle risalite
che attraversarono il Decumano.
Ostia adrianea,
mi sei giunta sprezzante
come carezza appesa alla storia.
Voci e colori hanno invaso
il mio grido di conoscenza.
Saline e tintorie, terme e anfiteatri
da Vitruvio elencati
poggiano il capo
sui tanti secoli
annebbiati dai ricordi
spalancati ai passanti
che come me profumano
il loro cammino con la luce
fendente di schegge di memoria.
Non mi chiedere dove andrò
tra le pietre del tuo secolo.
Non mi chiedere chi troverò
ad aspettare
Il grigiore del tempo
troppo vicino a te.
Anelli di sogni.
Calpestii di desideri
tracciano le orme
delle cadute e delle risalite
che attraversarono il Decumano.
Ostia adrianea,
mi sei giunta sprezzante
come carezza appesa alla storia.
Voci e colori hanno invaso
il mio grido di conoscenza.
Saline e tintorie, terme e anfiteatri
da Vitruvio elencati
poggiano il capo
sui tanti secoli
annebbiati dai ricordi
spalancati ai passanti
che come me profumano
il loro cammino con la luce
fendente di schegge di memoria.
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