Gozzano Calcio retrocesso a tavolino, Piemonte in protesta

TORINO - Appello alla Figc degli assessori Ricca e Marnati contro la decisione della retrocessione a tavolino del Gozzano Calcio. «Danni economici alla Regione Piemonte e alla comunità». «La Retrocessione a tavolino del Gozzano Calcio così come ipotizzata dalla Figc alla vigilia della ripresa dei campionati non ha precedenti e provocherebbe danni economici alla provincia di Novara, al Comune e alla Regione che aveva investito 300.000 euro per il ripristino dello stadio».

Così in una lettera inviata oggi al presidente della Figc, gli assessori regionali Matteo Marnati e Fabrizio Ricca, hanno rivolto un appello per rivedere la decisione trapelata in queste ore di procedere con la retrocessione a tavolino della squadra.

«L’eventuale retrocessione con questa modalità - scrivono Ricca e Marnati - appare lesiva del principio di leale competizione che è alla base di qualsiasi agone sportivo. Oltretutto decidere di non disputare le partite provocherebbe alla comunità di Gozzano ingenti danni economici e di immagine, danni che avrebbero un riverbero perfino nei confronti della Regione Piemonte, la quale il 23 novembre 2018 aveva approvato un intervento di adeguamento del campo sportivo comunale investendo 300.000 euro di soldi pubblici».

Gli assessori hanno così raccolto l’appello del sindaco di Gozzano, Gianluca Godio, e del direttore sportivo della società che chiedono di disputare regolarmente la fine del campionato per garantire il principio di lealtà sportiva. La decisione della Figc è attesa per lunedì.

«Tenuto conto dei tempi estremamente compressi a decorrere da oggi in vista della decisione del governo del Calcio sul destino del Cusano – concludono gli Assessori - invitiamo la Federazione a escludere l’ipotesi di una retrocessione a tavolino che viola il principio dell’etica sportiva con conseguenze perfino economiche in un contesto già complicato dalla pandemia da Coronavirus. Auspichiamo pertanto che verrà adottato un criterio per la determinazione della classifica finale, basato esclusivamente sul merito».

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