Marta Ferradini e Martarossa, saggia follia e inno alla vita

ROMA - È online il videoclip del brano “Martarossa” (Piuma Dischi, distribuzione Music Rails), il nuovo singolo di Marta Ferradini, attualmente in rotazione radiofonica e disponibile in digitale (Ascolta su Spotify). Marta Ferradini racconta come è nata l’idea del videoclip: "gli incendi più belli, più emozionanti e luminosi difficilmente si accendono da soli… e così durante la quarantena, anche per superare metaforicamente paura e distanziamento sociale, ho pensato di coinvolgere fan e amici nella realizzazione del videoclip di ‘Martarossa’, chiedendo loro di tradurre visivamente il testo del brano.

Mi sono arrivati tantissimi disegni, alcuni di illustratori professionisti come Guido Come, Rosy Tesè, Elio Terreni, Angela Caremi, Cristiano Lissoni, Ghibli Sand Artist, Fabiola Giancane, Rebecca J, Alyssa Sermidi, Umberto Buffa e Raffaele Collu e altri di appassionati del disegno quali Gianluca Scanzano, Bordò, Paolo Sala, Luciano Grandi, Michela Beati e Martina Pregnolato. Sono rimasta semplicemente affascinata ed emozionata dalle loro visioni e voglio ringraziarli perché hanno reso speciale e ‘corale’ questo mio inno alla vita!"

Il brano, scritto da Marta Ferradini e Bungaro, ha vinto il Premio Bianca D’Aponte nel 2012: “la canzone è un inno alla vita, tutti noi abbiamo dentro una piccola ‘Martarossa’ che non aspetta altro che incendiarsi e illuminare di un pizzico di ‘saggia follia’ le nostre azioni - racconta la cantante nata a Milano -. È quella voce che ogni tanto ci sussurra: ‘Perché no?’. Kerouac in ‘Sulla strada’ dice: ‘le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi d’artificio gialli’. E allora “quell’incendio Martarossa accendilo!”

Biografia: Marta nasce a Milano in una famiglia dove si respira aria di musica. Già all’età di 4 anni incomincia lezioni di piano e all’età di 16 inizia lo studio del canto moderno. Mostra fin da piccola una natura eclettica appassionandosi anche alla pittura, al teatro e alla scrittura. Il suo percorso nella musica inizia come interprete e presta la voce a diversi ensemble importanti come gli Archimia, quartetto d'archi che vanta collaborazioni con numerosi artisti come Gino Vannelli, Zucchero, Ron, Roy Paci, William Kentridge, Fabrizio Meloni. Marta inoltre ha partecipato per tre edizioni consecutive al progetto “Caro papà Natale...", insieme ad artisti di fama nazionale e internazionale come Fabio Concato, Ivana Spagna, Little Tony, Antonello Ruggiero e tanti altri. Negli anni sente però la necessità di mettersi in gioco totalmente iniziando a scrivere musica e testi dei propri brani.

Nel 2011 viene selezionata dal critico musicale Michele Monina per raccontare il corpo della donna nella compilation cantautorale “Anatomia Femminile” con il brano “Rosso Amarena”. A luglio dello stesso anno è finalista del Premio Lunezia con il brano “A fior di pelle”, a novembre l'incontro con Bungaro da cui nasce un nuovo progetto a metà tra Francia e Italia, dalle sonorità minimal-elettroniche. Con i brani scritti a quattro mani con il celebre autore al femminile partecipa alla XXIII edizione del Festival di Musicultura, arrivando alle semifinali, nei primi 48 artisti scelti. A settembre 2012 esce anche un doppio cd tributo ad Herbert Pagani, “La mia generazione: Marco Ferradini canta Herbert Pagani” in cui Marta interpreta alcuni dei brani più belli del cantautore accanto ad importanti artisti come Ron, Eugenio Finardi, Alberto Fortis, Fabio Concato, Eugenio Finardi, Moni Ovadia. Ad ottobre 2012 è tra le 11 finaliste che si contendono il più prestigioso premio in Italia di cantautorato al femminile, il Premio bianca d'Aponte di Aversa. Una bellissima esperienza di tre giorni dove Marta presenta durante la prima serata un brano in francese, “Tremblante” e nella finalissima “Martarossa”, canzone fresca e accattivante scritta a quattro mani con Bungaro. Con questo ultimo singolo si aggiudica il Primo Premio.

Nel frattempo, la cantautrice si sperimenta anche nei panni di autrice e nel 2012 scrive la canzone per la colonna sonora del lungometraggio “The Rule of Lead” di Giacomo Arrigoni. Il brano, composto a quattro mani con il pianista Orlando José Luciano s'intitola “Brighter than the sky” e ricorda le atmosfere rock anni ‘90. Sempre in ambito cinematografico Marta è l’autrice del testo di “We are lost” brano composto dal producer Matteo Buzzanca, che è stato selezionato per l’opera prima di Letizia Lamartire, “Saremo giovani e bellissimi” unico film italiano in concorso alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia. Marta ha alle spalle anche una lunga gavetta live che la vede esibirsi ad importanti premi come il Bindi, il Pigro e calca diversi palchi “storici” come quello del Roxy Bar, di Villa Clerici, del Bloom di Mezzago, in apertura del concerto di Paolo Jannacci, accanto a Fabio Treves, alla Salumeria della Musica, alla Palazzina Liberty di Milano, al MEI. Tra le esperienze più belle internazionali ricorda la sua esibizione al Cavern Pub di Liverpool in occasione della settimana dedicata ai Beatles per l'anniversario dei cinquant'anni del gruppo, e come vocalist ad Hong Kong con le scenografie spettacolari di Corona Events.

Marta è anche vocal coach e ha insegnato in diverse scuole di Milano e provincia ed è inoltre al terzo anno del Corso di Piano Pop al Conservatorio Verdi di Milano. Il 22 febbraio 2019 esce il suo primo singolo Arcobaleno in collaborazione con Ondesonore Records di Francesco Altobelli con la coproduzione di Valentino Forte. Un brano che parla di “inquinamento emozionale”, un'espressione inventata dalla cantautrice per porre l'attenzione sulla dimensione animica delle relazioni. Ogni persona è portatrice di un'energia, positiva o negativa, che influenza profondamente la nostra vita. Sia la musica che le parole portano la firma della cantautrice, che ha poi arrangiato il brano insieme al padre Marco Ferradini e a Valerio Gaffurini al Cromo Studio di Brescia.

Ecco il videoclip: https://www.youtube.com/watch?v=7p_DcVaj8eE&feature=youtu.be

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