Unione esercenti cinematografici su crisi e riaperture sale

NAPOLI - Quarantatré gestori di sale cinematografiche, rappresentanti di novantasette schermi di proiezione in tutta la regione. Sono questi i numeri della costituenda sezione campana dell’Unione Esercenti Cinematografici (Ueci) che si è incontrata ieri, giovedì 4 giugno, a Caserta presso il Multicinema Duel. Sono tanti i problemi messi sul piatto di questa nuova associazione di categoria (che nasce dell’esperienza della Confederazione nazionale artigiani sezione audiovisivo) che si prefigge di salvaguardare maggiormente i titolari delle sale non solo in questa particolare situazione di emergenza ma anche, e soprattutto, in futuro.

«Sono tanti i problemi che i gestori cinematografici stanno affrontando in questo periodo – dichiara Silvestro Marino, promotore dell’associazione – e la riapertura, nonostante le regole e le raccomandazioni del Governo, sembra ancora lontana. Senza film in uscita e senza vere certezze sull’uso dei bar interni, quali saranno i motivi che spingeranno gli spettatori ad entrare in sala?».

Alti i costi fissi, norme complesse anche per le aperture delle arene all’aperto, pochissime garanzie per i monosala (spesso un pezzo di storia del cinema campano) ma poche garanzie dallo Stato e, soprattutto, dalla Regione Campania.

«Abbiamo un serio problema con le forniture – prosegue Marino – con le scadenze dei prodotti dei nostri bar e, come sta accadendo, molti fornitori non accettano il reso. Quale garanzia per noi ma anche per loro? Questo è uno degli scopi dell’associazione, salvaguardare la categoria ed i suoi lavoratori ma anche la filiera, affrontando e gestendo anche i rapporti con i distributori e le case di produzione, favorendo le relazioni tra cinema e scuola e tornando a fare delle sale un luogo in cui sognare liberamente».

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