ROMA - Ancodis (Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici): approvato emendamento sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome. È stato approvato dalla commissione Bilancio l'emendamento che ridefinisce le regole per il dimensionamento scolastico a partire dal prossimo anno scolastico. Si tratta di un'apprezzata scelta politica che cerca di risolvere uno dei problemi del sistema scolastico italiano (dimensionamento scolastico) lasciando però irrisolto il problema di chi si farà carico di portare avanti la quotidiana gestione organizzativa e didattica in quella comunità scolastica che sia in reggenza e non.
Sappiamo bene cosa succede quotidianamente nelle scuole e la crescita irragionevole di questi ultimi 10 anni della popolazione scolastica è una faccia della medaglia. L'altra - ancora una volta - sembra che si voglia tenerla oscurata: cioè chi si farà carico di portare avanti la scuola dal punto di vista del suo funzionamento organizzativo e didattico? Se guardiamo alla cosiddetta scuola sottodimensionata in reggenza, essa è presa in carico da un dirigente scolastico per la presenza di docenti collaboratori all'altezza del compito che lo coadiuvano e lo collaborano rendendo l'incarico di reggenza per un intero anno scolastico certamente "sostenibile"!
L'incarico di reggenza è infatti possibile per la presenza dei collaboratori che assumono carichi di lavoro e responsabilità delegati senza alcun tipo di riconoscimento giuridico o economico. È da rilevare, inoltre, che il ds reggente non può contare giuridicamente nemmeno in un collaboratore vicario che, però nei fatti, c'è e sostituisce – entro i limiti previsti dalla vigente normativa - il ds nella scuola. Chi ha esperienza di scuola sa bene a cosa ci riferiamo e non può negarlo!
Tuttavia ancora una volta si guarda ai numeri e non alla realtà! Ed allora lo facciamo noi collaboratori di Ancodis, oscurati allo Stato ed alle organizzazioni sindacali ma visibili al personale, agli alunni, ai genitori: i collaboratori di Ancodis non possono non dichiarare il loro forte disappunto e la loro grande delusione poiché sanno bene cosa significa lavorare in una scuola - in particolare in una scuola senza dirigente scolastico titolare - dove l'unico riferimento per alunni genitori e personale resta il primo collaboratore (ex vicepreside), dove ogni circostanza inerente gestione, organizzazione didattica e sicurezza deve essere immediatamente risolta dai cCollaboratori o – diciamolo pure – "Staff organizzativo".
Ciò nonostante, ancora una volta assistiamo ad una scelta politica che non guarda né al funzionamento né alla qualità del servizio scolastico. È un altro schiaffo all'art. 36 della Costituzione, al lavoro ed alla professionalità di quanti si adoperano in questo complicato incarico nella governance scolastica. Ancodis avanza, dunque, le seguenti proposte: riconoscimento giuridico di tutti i collaboratori dei ds che si occupano di funzionamento organizzativo o didattico e, tra di essi, del primo collaboratore con funzioni vicarie (ex vicepreside). Lo sanno bene al Ministero che il "vicario" svolge di fatto, con l'istituto della delega, un ruolo fondamentale per la vita scolastica, sostituendo il dirigente in caso di assenza (ferie in corso di anno ed estive) o impedimento e deve essere capace di assumere la responsabilità in ordine a quanto programmato unitamente all'onere di gestire ogni circostanza non prevista o ogni situazione emergenziale; assegnare nelle scuole sottodimensionate "l'incarico di gestione" temporaneamente ai primi collaboratori fino all'insediamento del ds titolare. Si tratta di risorse umane che negli anni hanno certamente dimostrato competenza e professionalità, che chiedono semplicemente di essere riconosciuti e valorizzati nella governance della loro scuola. È incarico protempore che darebbe alle scuole la possibilità di avere una guida a partire dal primo giorno del prossimo anno scolastico. Molti collaboratori, infatti, ricoprono questo ruolo da diversi anni, sono la memoria storica di una istituzione scolastica, hanno sviluppato adeguate professionalità e capacità di organizzazione e gestione nella collaborazione con i loro ds. Sarebbe, ancora, un modo per investire sulle risorse esistenti e garantire una guida interna ad ogni istituzione scolastica.
Proponiamo anche di monitorare ogni trimestre il lavoro del collaboratore incaricato attraverso l'Ufficio ispettivo dell'Usr e di valutarne il servizio al termine dell'anno scolastico per l'eventuale riconferma nell'incarico nell'anno successivo ove permanessero le condizioni di reggenza. I collaboratori dei dirigenti scolastici sono pronti ad assumere formalmente impegni in favore delle loro istituzioni scolastiche: mettiamoli in condizione di farlo e di dimostrare la loro professionalità riconoscendo loro ex lege le responsabilità per le mansioni svolte. Il Governo e la Ministra devono intervenire. Non è più possibile girarsi dall'altra parte!
Per Ancodis Prof. Rosolino Cicero
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