Nel contesto delle operazioni di polizia giudiziaria è stato accertato che i farmaci sequestrati erano stati importati dichiarandoli come spedizioni contenenti Dpi, anziché come farmaci - riporta il comunicato stampa dei carabinieri -. Dalle risultanze investigative sono emerse responsabilità a carico di 7 membri della predetta associazione, che opera quale organizzazione volontaria a favore della comunità cinese in Italia, risultata la destinataria delle specialità medicinali sopposte a sequestro.
L'attività odierna si aggiunge alle recenti analoghe operazioni portate a compimento dai Nas di Roma e Firenze che avevano determinato il sequestro di ulteriori 2.112 pillole. L'intervento ha consentito di tutelare il rispetto delle salute pubblica e allo stesso tempo impedire la vendita di farmaci prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica sulla loro efficacia e sui possibili effetti collaterali da parte delle competenti Autorità sanitarie nazionali (Aifa) ed europee (Ema). I farmaci sequestrati sono stati messi a disposizione dell'autorità giudiziaria di Milano, alla quale sarà proposto di disporre i relativi esami analitici per verificare il reale contenuto delle capsule e accertare se vi fosse pericolo per la salute dei consumatori.
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