Giura il Governo Draghi, pensieri e parole dai Social Network

ROMA - Nuovo Governo a guida Draghi: le reazioni dei social. Oggi il giuramento nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sembrerebbe avere deluso le “auliche” attese la nuova squadra di Governo proposta dal Professore Mario Draghi. Sono 15 i politici provenienti dai vari gruppi parlamentari e 9 i tecnici indicati, che dovranno ottenere la fiducia del Parlamento. Dopo qualche incertezza dei primi momenti, il quadro politico è stato subito chiaro: alcuni partiti non hanno avuto la necessità di giustificare le scelte di aprirsi ad un’ampia coalizione, come Partito democratico, Forza Italia e Italia Viva; altri, invece, hanno giustificato l’appoggio al nuovo Governo, immaginando ministeri innovativi e di forte impatto sociale e tecnologico, come il Movimento 5 Stelle e la Lega.

La tecnica di comunicazione della Lega, per motivare le scelte del direttivo, ha condotto Salvini alla porta di Vespa, mentre il M5S ha scelto la piattaforma Rousseau e la rete social, in particolare Facebook, per discutere, motivare e giustificare gli accordi, provando a strappare il voto favorevole della base. Un voto non semplice, che ha trovato alcuni oppositori tenaci come Di Battista e che ha spinto Grillo, Di Maio e lo stesso Conte a doversi dichiarare pubblicamente per indirizzare la base.

La promessa fatta, trapelata in vari contesti, era legata alla possibile composizione della squadra di Governo di “alto profilo”, anche se man mano che si è avvicinato il giorno della “proclamazione”, trapelavano notizie in merito alla necessità di lasciare spazio ai vari gruppi parlamentari per raggiungere un accordo di maggioranza. Così è stato. I partiti hanno fornito liste di nomi al presidente incaricato, che sembrerebbe avere attribuito a ciascuno il titolo del ministero, includendo nella lista anche i nuovi organismi (Disabilità, Transizione Ecologica, Innovazione tecnologica e Transizione al Digitale, Turismo).

Il Governo si comporrà nello specifico di 8 ministri tecnici più 1, indicato come sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri da Draghi, aventi varia provenienza (università, magistratura, industria, finanza), con 4 ministri indicati dal M5S, 3 dal Pd, 3 da Forza Italia, 3 dalla Lega, 1 da Italia Viva, 1 da Liberi e Uguali. Appare, inoltre, subito evidente la provenienza territoriale dei vari ministri indicati. Risultano 18 del nord, 1 del centro e 4 del sud Italia.

Le prime reazioni dei commentatori politici sono state varie e nel giro di poche ore, dopo le parole degli esponenti politici nazionali, si può notare che alcuni commenti si sono persino “estremizzati” in Twitter e in Facebook. Si può contare un’ampia percentuale di moderati istituzionali, che esprimono auguri di buon lavoro alla nuova compagine e altri commentatori, tra cui i commenti più seguiti di Travaglio, Padellaro, Montanari, Di Battista, Kuperlo, Giordano e Feltri, che con determinazione esprimono insoddisfazione per le scelte fatte.

Si può notare, tuttavia, che dopo la pubblicazione dei maggiori quotidiani nazionali e le varie riproposizioni dei rispettivi titoli nella rete social, le posizioni espresse di soddisfazione per la nuova squadra di Governo si sono ampliate, giustificate soprattutto dal fatto che i tecnici individuati da Draghi e dagli “ambienti del Quirinale” guideranno i ministeri più determinati, al contrario degli altri lasciati ai gruppi parlamentari (non compare mai la destinazione ai partiti) che avrebbero un ruolo meno trainante nelle linee di indirizzo legate alle scelte di politica economica del Paese. Meno evidenti risultano i commenti d’opposizione di Fratelli d’Italia.

di Mariano Nuzzo

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