Nuovo quadro giuridico della funzione docente, carriera e contratto diverso

ROMA - Ancodis (Associazione nazionale dei collaboratori dei dirigenti scolastici) ha scritto al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in merito a tre temi che ormai sono a pieno titolo nel dibattito politico e sindacale: nuovo quadro giuridico della funzione docente con la previsione di una vera carriera, istituzione del middle management scolastico, rinnovo contrattuale.

Lettera aperta al ministro Bianchi.

Egregio Signor Ministro, la stagione del rinnovo del Ccnl 2019-2021 è aperta e scelte innovative sembrano intravedersi all’orizzonte. In attesa di seguire il confronto con le parti sociali, leggiamo dichiarazioni o documenti che ci portano a pensare alla previsione di novità che noi Collaboratori dei Dirigenti scolastici e figure di sistema di Ancodis guardiamo con estremo interesse.

Se partiamo dagli atti politici non possiamo non ricordare l’Atto di indirizzo per il 2021 che - al paragrafo 5 Incentivare i processi di reclutamento, formazione e valorizzazione del personale scolastico - pone in evidenza quattro parole-chiave: Formazione docente "continua coerente alle aree di rispettiva competenza, a partire dalla definizione di percorsi di formazione obbligatori, documentati in un sistema digitale che costituisce il portfolio delle professionalità"; Valorizzazione e Carriera professionale del personale scolastico che "connoti il ruolo, dal momento della immissione fino al collocamento a riposo, su base meritocratica"; area del Middle Management "cui possano accedere, secondo modalità trasparenti, docenti capaci, per esperienza, professionalità e vocazione, di gestire attività complesse formalmente delegate, tra quelle di competenza del dirigente scolastico, anche al fine di determinare nuove e più compiute professionalità che possano successivamente concorrere al ruolo della dirigenza scolastica con un bagaglio di esperienza organizzativa e di sensibilità amministrativa maturato in tale nuova area professionale".

Nel più recente Patto che il rilancio della Pubblica Amministrazione, si rileva la volontà di dare il “giusto riconoscimento a chi con merito lavora quotidianamente al servizio dello Stato e nelle sue articolazioni” ponendo l’attenzione allo strumento della contrattazione integrativa, alla “valorizzazione di specifiche professionalità non dirigenziali dotate di competenze e conoscenze specialistiche, nonché in grado di assumere specifiche responsabilità organizzative e professionali”: è auspicabile, quindi, il riconoscimento - oggi disatteso - delle funzioni aggiuntive svolte dai docenti e delle competenze acquisite ma ignorate dalle precedenti contrattazioni.

Dagli interventi di sindacati e delle Associazioni di categoria leggiamo una significativa apertura alla previsione dell’istituzione del “middle management scolastico” in una visione che guardi ad uno sviluppo di progressione di carriera aperta ai docenti impegnati in funzioni organizzative e nella progettazione didattica delle istituzioni scolastiche ed educative: sembra finalmente emergere una diffusa e dichiarata convinzione che nella scuola moderna e autonoma migliaia di donne e uomini, risorse professionali insostituibili, si fanno carico e contribuiscono al funzionamento organizzativo e didattico della scuola e sono meritevoli di una specifica attenzione contrattuale.

Occorre allora superare il modello della carriera-non-carriera ovvero carriera piatta che di fatto non consente un salto di qualità professionale a chi vuole investire il proprio futuro anche nella governance scolastica.

A tal fine, egregio Signor Ministro, Le presento le nostre proposte:

A) revisione del quadro giuridico e rinnovato riconoscimento della professione docente, la cui insostituibile e quotidiana azione è impegnata nella costruzione culturale e professionale delle future generazioni;

B) il riconoscimento professionale di chi – oltre l’attività di docenza - svolge quella di collaborazione al Dirigente scolastico nell’ambito gestionale, organizzativo, del coordinamento e della progettazione didattica;

C) riconoscimento contrattuale anche in un Albo professionale nel prossimo Ccnl scuola comparto Istruzione e Ricerca nel quale determinare profilo, accesso, attività, permanenza, trattamento economico;

D) diversificazione della carriera docente non lasciando su un piano indifferenziato il docente che svolge la sola attività didattica e chi, invece, assume anche l’incarico di Collaboratore del Ds/figura di sistema (per esempio riconoscimento del punteggio nella graduatoria interna di istituto, riconoscimento nelle operazioni di mobilità);

E) il riconoscimento giuridico del primo Collaboratore vicario o Collaboratore principale in tutte le scuole (ex vicepreside) al fine di superare l’attuale vulnus giuridico relativo alla sostituzione del Ds assente ai sensi del vigente Ccnl area dirigenziale istruzione e ricerca 2016/2018;

F) il distaccamento dall’attività di insegnamento del docente primo Collaboratore del Ds (ex vicepreside) - individuato dal Dirigente scolastico tra i soggetti di cui al comma 5, art. 25 del D. Lgs 165/2001 - attraverso la razionalizzazione del fabbisogno dei posti per il potenziamento da destinare al potenziamento dell’offerta formativa e all’esonero, corrispondente alla classe di concorso/tipologia di posto del Collaboratore;

G) obbligo di frequenza a percorsi di formazione in gestione, direzione, coordinamento, controllo, pianificazione, sicurezza e progettazione didattica per chi vuole intraprendere la carriera nel middle management scolastico.

Infine, riteniamo ineludibile il potenziamento del servizio ispettivo il cui scopo deve essere quello di monitorare, sostenere e guidare le diverse realtà scolastiche che vivono significative difficoltà connesse alle criticità territoriali e sociali con problematiche spesso di non facile soluzione per la governance scolastica.

La valutazione ispettiva deve configurarsi come una presenza discreta che aiuti a reindirizzare scelte organizzative e didattiche di tante realtà scolastiche in difficoltà: ci sembra, infatti, incoerente ed anacronistico che si valutino gli apprendimenti senza intervenire sulle cause che spesso ne determinano il mancato conseguimento...

I Collaboratori dei Ds di Ancodis conoscono bene i punti di forza e le criticità delle loro scuole, contribuiscono concretamente e quotidianamente alla risoluzione dei problemi emergenti hanno la visione di insieme, spesso ne sono la memoria storica, sono docenti privilegiati perché vivono la scuola (e non solo di scuola) per un intero anno solare: per queste ragioni chiediamo di essere ascoltati e coinvolti nei tavoli di confronto tematici nei quali potranno emergere proposte e posizioni costruttive e coerenti alle necessità della nostra scuola.

Riprendendo le parole della Sua lettera dello scorso 23 febbraio, i Collaboratori dei Ds hanno l’onore e la responsabilità di mettersi al servizio delle loro comunità scolastiche, affrontano al fianco dei Ds e dei Dsga le quotidiane emergenze e cercano di trovare le tempestive soluzioni ai problemi con la lealtà e la professionalità che contraddistingue la gran parte dei protagonisti di ciascuna scuola. E se – come ha scritto – “la scuola è il battito della comunità”, oggi siamo e nel futuro ci sentiremo sempre più uno dei suoi organi vitali!

Rosolino Cicero (Presidente Ancodis)

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