Triplice omicidio ad Ardea, alcun contatto tra l’omicida e le sue vittime

ROMA - Nuovi dettagli da parte dei carabinieri in merito al triplice omicidio commesso domenica 13 giugno 2021 ad Ardea, comune in provincia di Roma. Intorno alle ore 10,50 del 13 giugno 2021 presso la Centrale operativa della Compagnia carabinieri di Anzio sono giunte numerose telefonate da parte di alcuni cittadini residenti nel consorzio residenziale “Colle Romito” di Ardea che segnalavano tre persone attinte da colpi d’arma da fuoco esplosi in strada da un soggetto non identificato. I carabinieri, dopo avere sollecitato l’intervento urgente di personale medico, si sono portati prontamente sul luogo in cui era stata segnalata la sparatoria.

Gli equipaggi dell’Arma, giunti sul posto pochi istanti dopo, hanno notato la presenza di tre persone riverse a terra in via delle Pleiadi, che necessitavano di urgente soccorso sanitario - riporta il comunicato stampa dei carabinieri -. Dalle prime informazioni reperite i militari hanno avuto modo di apprendere da alcuni residenti che un soggetto di circa 35 anni poco prima aveva esploso vari colpi di pistola all’indirizzo dei tre soggetti feriti; pertanto una delle pattuglie intervenute sul posto ha raggiunto immediatamente l’abitazione – ubicata nel vicino viale Colle Romito 238 - ove era stato notato fare rientro il malvivente al termine della sua azione criminosa.

Mentre una prima aliquota di personale dell’Arma dei carabinieri si è occupata di prestare i primi soccorsi ai feriti ponendo in sicurezza l’area della sparatoria, una seconda aliquota di carabinieri ha cinturato l’abitazione in cui si era rifugiato il malfattore. Si è reso altresì necessario l’intervento di personale specializzato dei carabinieri per un’eventuale negoziazione e irruzione presso l’abitazione in cui si era barricato il soggetto.

Durante le citate fasi, sono stati presi contatti con il sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Velletri, dottore Vincenzo Antonio Bufano, il quale è giunto poco dopo sul luogo dell’evento criminoso. Alle ore 15,30 circa, personale specializzato del Gruppo intervento speciale dell’Arma dei carabinieri, elitrasportato immediatamente sul posto, previa autorizzazione del pm, ha fatto irruzione all’interno dell’abitazione di Pignani, rinvenendo lo stesso nella camera da letto posta al secondo piano della struttura, cadavere. Ai piedi del corpo di Andrea Pignani è stata rinvenuta una pistola Beretta mod. 81 cal. 7,65, verosimilmente la stessa utilizzata poco prima per uccidere le tre vittime. Non è emerso alcun contatto tra l’omicida e le sue vittime né alcun rapporto di conoscenza tra gli stessi.

Sul conto dell’omicida - Andrea Pignani, classe 1986 - figura solamente una lite in ambito familiare, verificatasi con la madre l’11 maggio 2020, che ha reso necessario l’intervento di una pattuglia di carabinieri presso la loro abitazione di viale Colle Romito. A seguito di ciò, Pignani veniva fatto accompagnare da un’ambulanza presso il Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia (Roma) ove giungeva volontariamente nel pomeriggio stesso per “stato di agitazione psicomotoria” con codice azzurro, venendo sottoposto a consulenza psichiatrica, a seguito della quale veniva dimesso la mattina successiva con diagnosi di “stato di agitazione – paziente urgente differibile che necessita di trattamento non immediato Si affida al padre.”.

Dagli accertamenti eseguiti non risultano ulteriori denunce o segnalazioni a suo carico né che l’omicida fosse in cura per patologie di carattere psichiatrico né tantomeno che fosse in possesso di certificazione medica rilasciata da strutture sanitarie. Le attività di indagine svolte dai carabinieri di Frascati e di Anzio, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Velletri, proseguono, anche al fine di verificare eventuali responsabilità in ordine all’illecita detenzione dell’arma da sparo, per la quale non risulta sporta alcuna denuncia.

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