COMO - Ne usciremo migliori! Mai nessuna frase fu più banale e falsa di questa. Ricordate all'inizio della pandemia, proprio là, dietro all'angolo dell'anno 2020? Si sprecavano sui social frasi di questo tipo, arcobaleni, incoraggiamenti e vuote speranze. Ebbene, da qualche mese, ormai, sto lì a vedermi nei telegiornali le persone dare il peggio di sé, in manifestazioni violente e farcite di una ignoranza tale che si prova sconforto, così forte da pensare che non ci si risolleverà più da questo bruttissimo momento storico.
Non voglio parlare del resto d'Europa, ma soffermarmi solo sul nostro Paese: penso alla storia, ai momenti bui delle guerre, delle pandemie; o, meglio ancora, agli istanti dove gli italiani non ci pensano un attimo e, di fronte a terremoti e alluvioni, partono lancia in resta ad aiutarsi gli uni con gli altri. Tutto ciò mi riporta all'oggi: a questi due anni di morti, sofferenze, blocchi, lavoro perso. Tempo che se n'è andato e che nessuno ci restituirà.
Ora che stiamo riuscendo a vedere uno spiraglio di luce, dove basterebbe che tutti si sia un poco responsabili, altruisti, uniti; ecco che ci tocca assistere a queste manifestazioni piene di odio verso tutto e tutti. Non andavano bene i lookdown; ma nemmeno le mascherine, figuriamoci il vaccino, per non parlare del green pass. Questi signori non fanno altro che scannare tutto e tutti, in nome di balle colossali sparse non su canali scientifici, su giornali accreditati; ma sui social, dove la torta di nonna papera vale quanto lo scritto di un medico che ha salvato tante vite.
Ci troviamo di fronte a persone che pretendono di tutto, perché nella loro mente la società è una bella favola piena di diritti e nessun dovere. Dove la libertà, parola sconosciuta dal momento che l'ho sentita pronunciare e associare a ogni cosa; è solo loro. Loro sono gli unici detentori della libertà. Il fatto che anche gli altri debbano averla è un concetto che va al di là di ogni loro comprensione. Si sono viste scene disgustose, vergognose, come ad esempio il paragonare il green pass alla stella di David.
Di recente ho seguito una trasmissione dove alcuni “pentiti” ammettevano come si faccia a reclutare le persone per creare ad hoc questi teatrini. Aprendo innumerevoli profili e spargendo notizie assolutamente false, sapendo che ci sono molti pesci pronti ad abboccare. Queste persone che scendono in piazza non sanno che sono esche utilizzate per creare dissidi e spaccature. Vengono usate, plasmate, rigirate senza alcun ritegno. Proprio loro che chiedono libertà. I numeri ci dicono che sono una minoranza, ma stanno davvero creando dei movimenti pericolosi e che possono ampliarsi solo in un Paese dove vige la democrazia. Tanto parlano di dittatura che davvero, noi tutti che rispettiamo le regole e gli altri, li vorremmo vedere almeno per una settimana in uno stato dove la democrazia manchi.
Consapevoli che gli italiani sono ben altro che questi facinorosi, perché chi fa il proprio dovere lo fa con sacrificio e in silenzio, senza urlare, minacciare, rompere, creando disagi; vorrei davvero che alla fine di questa lunga pandemia, che col loro aiuto finirebbe molto prima; ecco, solo allora vorrei poter pronunciare che, finalmente, ne siamo usciti. Se migliori o meno, lo si vedrà solo accanto alla parola fine.
di Miriam Ballerini
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