L’esecuzione della misura cautelare reale ha portato al sequestro di risorse finanziarie pari ad euro 166.000 presenti sui depositi e sui conti correnti bancari dell’indagata nonché di 8 terreni, 2 box, 2 depositi ed 1 appartamento da nove vani oltre ad un autoveicolo e ad un motoveicolo - riporta il comunicato stampa della Gdf -. Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione delle indagini condotte dal Gruppo della Guardia di finanza di Varese in seguito alle quali l’insegnante è stata denunciata all’Ag di Varese per truffa e per uso di atto falso in quanto la stessa, avendo ottenuto l’inserimento nelle “Graduatorie Provinciali di supplenza negli istituti scolastici ubicati nella provincia di Varese” a partire dall’anno 2000, ha effettuato in via continuativa supplenze di durata annuale in diversi istituti scolastici locali avvalendosi del falso diploma di laurea.
In particolare, le attività della polizia economico-finanziaria erano state rivolte, da un lato, alla verifica dell’attestato di laurea che la stessa presentava agli istituti scolastici e che successivamente si è rivelato falso in quanto l’insegnante non si era nemmeno mai iscritta presso l’università in cui, come lei attestava, aveva conseguito una laurea con 110 e lode e, dall’altro, alla ricostruzione del patrimonio accumulato illecitamente dall’indagata.
L’attività è stata avviata sull’impulso della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese ed è stata condotta dalle Fiamme gialle trasversalmente tanto sotto il profilo amministrativo-erariale quanto quello penale con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio finalizzato alla confisca, che, in caso di condanna, consentirà di destinare a patrimonio dell’Erario i beni sequestrati preventivamente per un valore equivalente alla somma indebitamente percepita dall’indagata.
Si rappresenta - precisano dalla Guardia di finanza - che la misura è stata eseguita nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna. L'Autorità giudiziaria ha concesso il nulla osta alla divulgazione del comunicato stampa.
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