Non dimenticare questo 11 maggio con un morto e sette feriti a causa del lavoro

ROMA - “È una strage che non vogliamo fermare, distratti dal dolore dell’Ucraina, dove i responsabili siamo tutti noi che accettiamo che accada e pensiamo sia un freddo calcolo aziendale fatto di voci 'ricavi' e 'perdite' che però non sono solo quelle economiche ma sono quelle di vite umane che erano solo andate a lavorare”, dichiara il presidente nazionale dell’Anmil, Zoello Forni, ormai affranto da quanto ci stiamo anestetizzando a questi numeri.

Un operaio, 31 anni, stava lavorando in un impianto fotovoltaico quando una scarica elettrica lo ha colpito mortalmente nella centrale di via Astura a Borgo Sabotino, nei pressi di Latina; un altro operaio di 58 anni stava svolgendo dei lavori di manutenzione alla stazione di arrivo della funivia Marilleva in Trentino quando è caduto; un altro operaio è precipitato da 12 metri di altezza nei pressi della piscina comunale di Secondigliano (Napoli), mentre si trovava sul tetto in legno lamellare per un sopralluogo; 3 colleghi della raffineria Isab di Siracusa sono rimasti ustionati ed uno di loro ha gravi contusioni; un ragazzo di 25 anni stava lavorando sopra un tetto di un capannone dove è in corso un cantiere della multiservizi Iren, a Reggio Emilia, quando è caduto da nove metri di altezza.

“Oggi più che mai bisogna incrementare la prevenzione degli infortuni in tutti i settori e rafforzare le risorse addette ai controlli sul territorio come resta necessario e urgente intensificare le iniziative formative ed educative a favore dei lavoratori e dei giovani studenti, affinché l’affermarsi di una nuova cultura della sicurezza sul lavoro, nasca sin dai banchi di scuola e possa favorire la riduzione degli infortuni fra i lavoratori di domani.
Purtroppo, casi come quelli di oggi raramente fanno scalpore nelle cronache nazionali, mentre è proprio lo stillicidio quotidiano di infortuni e di vittime del lavoro che alimenta questa piaga dovuta alla mancata prevenzione nei luoghi lavoro. L’infinita lista di persone invalide o con disabilità da lavoro rende la sicurezza sul lavoro un tema sempre attuale e per il quale occorre un impegno congiunto, soprattutto in settori ad alto rischio, che porti a dare piena attuazione alle norme esistenti le quali, pur essendo valide, vengono disattese quotidianamente.  
Siamo convinti che servono interventi concreti, sia nel breve termine - conclude il presidente dell’Anmil Forni - intensificando ispezioni e sanzioni, sia in prospettiva, coinvolgendo maggiormente i giovani. Entrambi sono fronti sui quali l’Anmil è fortemente attiva, perché il vero sviluppo non può avvenire sulla pelle delle persone che, con il loro lavoro, vi contribuiscono ogni giorno”.

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