Terra dei Fuochi, il Movimento Fabbrica Wojtyla dà voce ai giovani

CASERTA - Il Movimento Fabbrica Wojtyla dà voce ai giovani della Terra dei Fuochi. L’11 ottobre 2022, nell’area Ex Macrico di Caserta il Movimento Fabbrica Wojtyla ha animato la mattinata di meditazione e preghiera organizzata dalla Diocesi di Caserta sul tema del disastro ambientale.

Riuniti tutti i parroci e i vescovi delle Diocesi nei cui territori insiste ormai da anni il dramma di un inquinamento doloso e gestito dalle mafie, i giovani artisti di Fabbrica Wojtyla hanno evidenziato, in corrispondenza piena con le indicazioni delle encicliche di Francesco “Laudato Sii” e “Fratelli Tutti”, la pesante eredità che grava su di loro da un punto di vista non solo materiale ma anche e soprattutto culturale, piagati dalla crisi climatica e ancor più dalla “globalizzazione dell’indifferenza”, con i monodialoghi “Abbiamo contaminato l’acqua” e “Il Gatto”, testi ormai noti e consolidati dell’autore Patrizio Ranieri Ciu.

Un messaggio chiaro di denuncia di una condizione che impedisce a questa terra di essere goduta da quei frutti che saranno i suoi giovani e che però non si limita a fotografare il presente, ma sempre in corresponsione con l’invito lanciato dal Santo Padre ai giovani “alzatevi e andate di fretta”, diventa già visione di rinascita culturale con la creazione di un percorso di installazioni artistiche, condiviso dalla Fondazione “Casa Fratelli Tutti” ed approvato dal vescovo Pietro Lagnese, come caratterizzazione spirituale di quel Campo di Marte divenuto per sua volontà Campo di Pace.

È il Campo di Pace infatti che sarà contraddistinto dal “Percorso del Pensiero di Cristo”: una serie di installazioni, estemporanee e permanenti, corrispondenti ai temi più cari a Papa Francesco (inclusione, immigrazione, emarginazione, spiritualità, potere, violenza e giovani) quanto mai necessari a stimolare gli animi e le coscienze a riflessioni di qualità etica e morale, ispirate ai valori promossi dall’evoluzione del pensiero di Cristo nella sua esemplare esperienza di umanità. Un’azione mirata e dai molteplici risvolti che conferisce all’immenso polmone verde dell’Ex Macrico una vocazione artistica naturale. «L’Arte come valorizzazione perfetta per il rilancio del luogo» ha dichiarato al direttore artistico della Compagnia Padre Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, guest star della manifestazione.

Prima tra tutte, protagonista della giornata, che ha trovato l’ammirazione degli oltre 150 vescovi e parroci presenti, è stata l’installazione artistica “Across the War – Cultural Barricade”, la barricata culturale costituita da due cavalli di Frisia in legno e cento sacchetti bianchi riempiti di sabbia da svuotare e ricolmare di libri che rappresentano la volontà di fronteggiare non le pallottole tirate dalle armi, ma proprio la volontà stessa dell’uso delle armi. Opera appena inaugurata nel luglio scorso in occasione della visita ufficiale del comitato scientifico della Fondazione.

Un inizio di quelle azioni pratiche che nascono dal riconoscimento e dalla nomina ideale di “promotori di fraternità” consegnata da Papa Francesco ai giovani di Fabbrica Wojtyla nella sua lettera personale loro diretta, letta ufficialmente nell’occasione.

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