Medicina dello spazio e modellizzazione delle patologie nervose nel C. Elegans all'UniTo

TORINO - UniTo: oltre 7 milioni di euro per studiare le neuroscienze. Al Dipartimento “Rita Levi-Montalcini" il kickoff meeting del progetto di eccellenza. Mercoledì primo febbraio 2023, dalle ore ore 11, nell’aula magna del Dipartimento di Neuroscienze (DNS) “Rita Levi-Montalcini” dell’Università di Torino (via Cherasco 15, Torino), si terrà il kickoff meeting del progetto di eccellenza. L’evento di lancio nasce dopo che il Dipartimento UniTo, per la seconda volta, è stato selezionato tra i 180 dipartimenti di eccellenza dal Ministero dell’Università e della Ricerca, risultando assegnatario del Fondo di finanziamento quinquennale (2023-2027). Il DNS è da sempre focalizzato sulle Neuroscienze, dalle scienze di base alle scienze cliniche.

I suoi scopi sono comprendere il funzionamento del cervello, i meccanismi dell’insorgenza delle malattie del sistema nervoso, come diagnosticarle e curarle con terapie innovative. Nel corso dell’evento, trasmesso in diretta streaming su webex, interverranno: il professore Alessandro Mauro, direttore del DNS, il professore Alessandro Vercelli, vicedirettore alla Ricerca del DNS e la dottoressa Gabriella Zaccone, responsabile dei servizi alla Ricerca UniTo.

Grazie a un finanziamento di 7 milioni e 700mila euro, il nuovo progetto, di durata quinquennale, approfondirà lo sviluppo, la morfologia e il funzionamento del sistema nervoso per arrivare alle sue alterazioni cliniche nelle malattie neurodegenerative, psichiatriche e neuro oncologiche. I punti più innovativi del progetto riguardano la medicina dello spazio, la modellizzazione delle patologie nervose nel C. Elegans (un verme molto usato per lo studio della neurobiologia dello sviluppo), l’influenza dell’ambiente interno (il nostro organismo e le sue malattie) e dell’ambiente esterno (la natura e l’inquinamento) sul sistema nervoso, sia in termini positivi sia negativi.

Il progetto prevede un incremento significativo del personale docente e tecnico, e un ulteriore sviluppo delle infrastrutture di ricerca (la microscopia ottica, confocale ed elettronica, la banca dei tessuti biologici dei malati, i laboratori di neurobiologia clinica) messe a disposizione di tutto l’Ateneo in accesso aperto, che permetteranno di competere a livello europeo nei progetti e nelle pubblicazioni. Inoltre, sarà prevista anche un’intensa attività di alta formazione per i giovani ricercatori, e un’attività di disseminazione a stretto contatto con associazioni di pazienti, decisori pubblici e imprese del settore onde avere ricadute importanti sul territorio.

Il primo progetto, svolto dal 2017 al 2022, aveva come scopo principale di affrontare le malattie neurodegenerative, e coinvolgeva soprattutto la componente clinica, supportata dalla parte di base del dipartimento nel creare e studiare modelli per trovare nuovi marcatori di malattia e sperimentare nuovi farmaci prima di passare all’uomo. Esso ha permesso di costruire una banca dei tessuti, di sviluppare dei modelli in vitro di malattia e di creare una infrastruttura di microscopia. In questo periodo il DNS ha pubblicato numerosi lavori nel campo delle malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, Huntington, malattie del motoneurone e altre) ed è stato coinvolto in diversi progetti nazionali e internazionali nel campo.

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