Immigrazione clandestina, scoperti 845 contratti di lavoro falsi e frode all'Inps

BOLOGNA - La guardia di finanza di Bologna ha scoperto 845 contratti di lavoro falsi per favorire l'immigrazione clandestina e frodare l'Inps di oltre 4 milioni di euro. I militari del comando provinciale della gdf di Bologna, nell’ambito delle indagini delegate dalla procura della Repubblica felsinea a seguito di una segnalazione dell’Istituto nazionale previdenza sociale, hanno smantellato un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla frode previdenziale. L’articolato sistema fraudolento è stato ideato da due consulenti che, avvalendosi di ben 17 conniventi datori di lavoro, avevano escogitato un vero e proprio tariffario per predisporre falsa documentazione attestante rapporti lavorativi inesistenti, necessaria sia per il rilascio e/o rinnovo dei permessi di soggiorno a numerosi cittadini extracomunitari su tutto il territorio nazionale sia per l’ottenimento di indebite misure previdenziali.

Le indagini, eseguite dalle fiamme gialle di Molinella, hanno richiesto lo svolgimento di perquisizioni locali, personali e informatiche, nonché l’acquisizione di numerose testimonianze e di copiosa documentazione presso le sedi Inps di Bologna e Ferrara, in collaborazione con la questura di Bologna. All’esito di queste attività è stato possibile accertare l’avvenuta stipula di 845 contratti di lavoro fittizi relativi all’assunzione di 644 cittadini extracomunitari, 113 dei quali coinvolti anche al fine di beneficiare di indebite misure economiche a sostegno del reddito, quali le indennità di disoccupazione, assegni familiari e maternità, per un importo di oltre mezzo milione di euro, ottenute, per l’appunto, presentando all’Inps false certificazioni lavorative - riporta il comunicato stampa della gdf -.

La disamina di tali contratti ha permesso di rilevare 156.000 giornate lavorative mai prestate, corrispondenti a circa 430 anni di inesistenti periodi contributivi, la cui cancellazione ha consentito di prevenire e scongiurare riconoscimenti pensionistici gravanti sul bilancio dell’Inps, stimati in oltre 4 milioni di euro. All’autorità giudiziaria, oltre agli intestatari dei contratti di lavoro fittizi, sono stati deferiti i 17 datori di lavoro, dislocati sul territorio bolognese e ferrarese, oltreché 8 soggetti con vincolo associativo, ex art. 416 c.p., in qualità di ideatori e promotori del fraudolento sistema di frode. Le risultanze investigative testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto a ogni forma di illecito nei vari settori di servizio a tutela dell’economia, del mercato e della spesa pubblica, oltreché nel concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, al fine di garantire anche un’efficace azione di contrasto al costante fenomeno dell’immigrazione clandestina.

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