Crediti d'imposta, la Guardia di finanza esegue un sequestro di 670 milioni di euro

BRESCIA - I finanzieri del comando provinciale di Brescia, in collaborazione con personale del Nucleo di polizia economico finanziaria di Roma e di numerosi altri reparti territoriali del corpo, nell’ambito di un’indagine sul corretto utilizzo dei crediti fiscali relativi al c.d. “Bonus Facciate” ed “Eco Bonus” hanno proceduto, su delega della procura della Repubblica di Roma, al sequestro d’urgenza di oltre 670 milioni di euro di crediti d’imposta ritenuti falsi.

Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico finanziaria di Brescia, hanno fatto emergere ipotesi di reato per truffa e indebite percezioni a danno dello Stato, nonché riciclaggio, reimpiego in attività economiche e autoriciclaggio dei proventi illeciti da parte di circa venti soggetti, residenti nelle province di Roma, Bologna, Pistoia, Salerno, Rimini, Verona, Napoli, Isernia, Macerata, Avellino Frosinone e Bolzano - riporta il comunicato stampa della Gdf -. La misura cautelare del sequestro d’urgenza si è resa necessaria per evitare l'introduzione e la circolazione, nel circuito economico legale, di crediti di imposta fittizi che avrebbero potuto essere portati indebitamente in compensazione con debiti tributari o ceduti a terzi. Le indagini proseguono, anche per individuare il coinvolgimento di altri soggetti.

La diffusione di questa comunicazione è stata autorizzata dalla procura della Repubblica di Roma (articolo 5, comma 1, D.Lgs. n. 106/2006, come introdotto dall’articolo 3 del D.Lgs. n. 188/2021). Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito, e nel rispetto dei diritti degli indagati: in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, i coinvolti sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità.

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