Arena di Verona Opera Festival numero 100 presentato al Parlamento europeo

BRUXELLES - L’Arena di Verona incanta Bruxelles con un concerto straordinario al Parlamento, alla presenza del presidente Roberta Metsola e di numerosi rappresentanti del Sistema Italia a Bruxelles. Cento anni di Festival, cento anni di passioni. L’Arena di Verona, un’emozione europea. Cento anni di Festival, cento anni di passioni celebrati a Bruxelles con un concerto che si è tenuto nelle sale del Parlamento europeo. Un viaggio senza tempo, dove l’arte e la musica sono diventate lo strumento più significativo di dialogo tra i popoli

«Evento straordinario ed emozionante - spiega Paolo Borchia, unico eurodeputato veronese - con la presenza di oltre cento persone in rappresentanza dei vertici europei e del Sistema Paese, un'iniziativa per celebrare un traguardo importantissimo, un momento di alto livello politico e culturale che ho ideato per promuovere e valorizzare la nostra città, che negli anni ha saputo omaggiare e dare prestigio alla musica e all’opera lirica come nessun’altra. L’Arena e il suo Festival sono motivo di orgoglio non solo per Verona, per il Veneto ma per l’Italia tutta e merita il giusto riconoscimento su tutti i livelli. Ringrazio in particolare la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola per il caloroso saluto e l’ambasciatrice Federica Favi per aver arricchito l’evento con la sua testimonianza».

«È un onore e una gioia immensa poter presentare il nostro 100° Festival qui, nel cuore pulsante dell'Europa e dei suoi valori, - dichiara la sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia -. In questi due giorni ci siamo sentiti ancora più orgogliosi della storia e del presente internazionale dell'Arena di Verona. La speciale ricorrenza del 100° vuole una volta di più unire il pubblico di ogni latitudine nel segno della musica, nostro biglietto da visita e linguaggio veramente universale».

«L’Arena di Verona, teatro davvero internazionale, svolge anch’esso una funzione di incontro e mediazione tra valori, culture, simboli. L’arte, la musica mettono in relazione le persone, i loro sogni, le loro sensibilità. Per questo contribuiscono ad abbattere muri e barriere per costruire ponti tra i popoli di ogni lingua, nazionalità e provenienza», conclude il vicedirettore artistico Stefano Trespidi».

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