NAPOLI - Per lei, nel giorno del suo compleanno è uno spettacolo scritto e diretto da Francesco Bianchi interpretato da Simone Tangolo e Elena Buzoianu. Le quinte - fino a domenica 24 marzo 2024, alle ore 18 - sono quelle del teatro Tram di Port'Alba, Napoli. Sin dall'inizio il metateatro, una riflessione sull'opera stessa, e la narrazione teatrale vera e propria dialogano in maniera fortemente interconnessa. Uno dei protagonisti chiarisce che quella non è nient'altro che una storia tra le tante possibili, scritta da un autore che si è trovato in una condizione esistenziale e in una specifica epoca quasi a caso, senza alcun merito. Ma ha potuto scrivere quella narrazione perché ha, invece, il merito di aver letto numerosi libri che gli hanno fatto sviluppare delle idee non autoreferenziali, ma confortate da una serie di teorie condivise. Lui, in quanto protagonista di una storia immaginata, non ha un'esistenza autonoma, ma vive solo all'interno di quella peculiare cornice narrativa, costruita ad hoc.
Pubblico entità e identità collettiva diverse da quella del singolo spettatore
Dialoga con il pubblico che rappresenta un'entità e un'identità collettiva diverse da quella del singolo spettatore. Si tratta di uno spettacolo in cui i due protagonisti sono abitati da rimorsi e rimpianti. Il protagonista maschile ha un sonno agitato da incubi e presenze che lo tormentano. Viene svegliato presto da una serie di eco che gli ricordano tutto quello a cui ha rinunciato in nome dell'illusione di una vita stabile e della tranquillità quotidiana di un'esistenza vissuta in coppia. Sono pensieri che sorgono dalle pastoie del suo inconscio e lo portano ad alzarsi di buonora e a intraprendere un viaggio, con l'intento di trovare un regalo per la sua compagna, da porgerle nel giorno del suo compleanno. Durante questo viaggio incontrerà una serie di personaggi che rappresentano tutte le contraddizioni della società contemporanea. Moti nascosti e repressi che aspettano solo il momento giusto per rivelarsi. Una qualsiasi scusa per far emergere una feroce violenza verbale e finanche fisica, frutto di una crescente frustrazione.
Senso dell'assurdo che nullifica addirittura il valore di un'intera esistenza
Lo spettacolo inanella a un ritmo crescente una serie di situazioni a incastro, in cui lo spettatore rimbalza da un quadro narrativo all'altro, attraverso il fil rouge di un elemento comune: una valigia o un'automobile. A prevalere è il senso dell'assurdo che nullifica addirittura il valore di un'intera esistenza. Nel viaggio alla disperata ricerca di sè stesso, lui incontra la sua versione innamorata, quella che agognava a rispecchiarsi e a riconoscersi in un altro essere umano. Spera di poter trovare e ritrovare il senso del suo esistere nella propria compagna e nella relazione di coppia ma, al suo ritorno, si scontra con una persona irritata e arrabbiata, che respinge le sue buone intenzioni e rivela che non è nemmeno il giorno del suo compleanno. Ormai il loro rapporto è logoro, vuoto e sterile: privo di significato. L'ultima riflessione è dedicata a una quotidianità alienata e alienante. Un loop, un'eterna ripetizione polverosa, in cui lui ha ormai assunto consapevolezza di essere un essere assolutamente anonimo in mezzo ad altri individui massa altrettanto anonimi.
Vivere un'esistenza routinaria, in un'eterna ripetizione di alcuni schemi di comportamento
I veri illusi sono coloro che pensano ancora di essere importanti e di poter migliorare la propria vita e quella degli altri. In fondo, tutti siamo nessuno a meno che non si rappresenti il sole, fonte di vita. In caso contrario, si è destinati a vivere un'esistenza routinaria, ingabbiati in un'eterna ripetizione di alcuni schemi di comportamento, dove si diventa estranei persino a sè stessi. I due attori in scena sono perfettamente calati nella parte. Risultano estremamente realistici, anche laddove si trovino catapultati in situazioni surreali, al limite del grottesco. La loro mimica facciale è estremamente espressiva e gli stati d'animo e le situazioni arrivano allo spettatore attraverso la fisiognomica prima ancora che attraverso le parole. Si mostrano vari registri narrativi, passando repentinamente dall'ironia a una disperazione, carica di pathos.
di Tania Sabatino
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