Rita Raucci in teatro: musica, parole e la gioia degli attimi

CASERTA - Terapia in 4/4, di e con Rita Raucci, domenica 5 maggio 2024, alle ore 20, presso Officina Teatro, San Leucio, Caserta. Spettacolo con la partecipazione di Ezio Bologna, Guido Brignola, Sandro Ferrara e Donato Tartaglione. Taglio luci a opera di Carmine Covino e fotografia affidata a Ciro Faraldo; collaborazione di Aps Pro Loco Real Sito di San Leucio e produzione di Genovese Management Produzioni Musica & Teatro. Terapia in 4/4, opera prima di Raucci, debutta nella città della Reggia ed è subito sold out. Quattro uomini e una donna per raccontare l’amore che fa male, che toglie, che ruba, che annienta, per raccontare la vita che urge, che grida, che risorge. Note e parole e la profondità di un monologo potente che Raucci interpreta in bilico tra l’anima e il cuore. Sul palco con lei, mattatrice assoluta, Tartaglione al contrabbasso, che le fa da brillante spalla, Bologna alla chitarra elettrica, Brignola alla chitarra classica, Ferrara alle percussioni.

Insieme quattro appassionati musicisti e una vocalist

Si può raccontare la vita che straripa dopo le ferite a morte anche deridendo chi mette in croce. Lo spettacolo denso di battute, giochi di parole, mette insieme quattro appassionati musicisti e una vocalist di raffinata capacità. Raucci è artista a tutto tondo, dopo l’esperienza del corto “Vivo per te” che ha mietuto premi e consensi anche oltreoceano, dopo l’esperienza della scrittura che la vedrà al Salone Internazionale del Libro di Torino con il suo “Inganni e potere. Il gaslighting” per i tipi di Edizioni Spartaco, scritto assieme a Stefania Sparaco, Maria Giovanna Petrillo e Claudio Lombardi, ora quella del teatro e della regia. 

La leggerezza che spinge a vivere fino in fondo

«Questa rappresentazione teatrale è stata una sfida, quella di provare a mostrare i sentimenti, dalle delusioni alla solitudine, dalla malinconia alla rinascita, con una leggerezza che spinge a vivere fino in fondo e a riflettere sulla gioia degli attimi, in ogni circostanza – racconta la protagonista del monologo -. Ho avuto la fortuna di incrociare e frequentare quattro splendidi musicisti che, per spessore umano e spirito di autentica amicizia, mi hanno consentito di tradurre sulla scena quanto già vivevamo nelle nostre serate: la bellezza di condividere gli stati d'animo attraverso la musica».

Inno ai legami buoni, costruiti sulle macerie delle cadute

È lo sberleffo agli spargitori di inganni, è l’analisi impietosa sul dolore che ne deriva e sulla fatica della ricostruzione, è un inno alla vita, è la riscossa delle donne che si scoprono consapevoli e sane. Di quelle donne che anche se messe in ginocchio, svuotate di sé si riprendono il cammino e vivono, accidenti se vivono; rinascono, accidenti se rinascono. Bravi tutti in questo spettacolo che non conosce pause, che ha ritmi incalzanti, tempi stretti e ritmati ed è un inno ai legami buoni, quelli che si costruiscono sulle macerie delle cadute. Bravi tutti sì, tutti proprio, ma brava Raucci che tra parole, pensieri e musica ha dato voce e continuerà a farlo, a tante donne, a troppe donne, ma vivaddio alle donne!

di Nadia Verdile

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Commenti

  1. Spettacolo davvero molto bello interpreti veramente competenti del settore, veri professionisti consiglio vivamente

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