Alfonsina Longobardi: Cenando… diventa un progetto per le scuole

cenando sotto un cielo diverso
Cenando sotto un cielo diverso

ERCOLANO - Cenando sotto un cielo diverso è cresciuto di anno in anno e Alfonsina Longobardi, presidente dell'Associazione Tra cielo e mare, ideatrice e realizzatrice della manifestazione, annuncia un'importante novità a partire da settembre 2024. «Cenando... - spiega - diventerà un progetto per le scuole a partire dall'istituto Viviani. Poi ci auguriamo che possa venire esteso, in maniera itinerante, ad altri istituti scolastici che ne faranno richiesta». Dalla prima edizione con 13 chef, via via alla manifestazione hanno aderito tante realtà diverse sia a livello enogastronomico sia a livello di musica e spettacolo, fino a giungere alle 210 realtà enogastronomiche attuali, riunitesi a Villa Tony, nel territorio di Ercolano, il 9 luglio 2024. «Sul nostro percorso - evidenzia l'ideatrice - abbiamo incontrato tante persone, come Antonio D'Addio e Ida Piccolo, ognuno dei quali ha fatto la sua parte con entusiasmo e impegno, sposando il progetto». Un progetto che ora prevede che i giovani studenti realizzino una serie di attività preparatorie che poi culmineranno nella serata finale.

L'entusiasmo di chef e ragazzi dell'istituto Viviani

La serata è stata allietata da ospiti d'eccezione del mondo dello spettacolo: Peppe Laurato, Michele Selillo, Francesco Albanese, Rico Femiano, Stefano De Clemente, Enzo Fischetti, Armando Incarnato, Ciro Torlo, Anna Capasso, Enzo Paudice, Gianni Di Meo, Gianluca Zeffiro, Angelo Geko, Marco Lanzuise, Salvatore Turco e Ciro Esposito (testimonial dell'evento), presentati da Ida Piccolo. Dopo le 22,30, un imperdibile party con Packy Stile e Roberto Russo ha scatenato i partecipanti fino a notte fonda. Come ribadisce Alfonsina, probabilmente una ricetta univoca o il segreto del successo non esistono, ma tutto si basa sul fare, con cuore, passione e amore, in un impegno corale che si autoalimenta donando rinnovata energia, perché «quando, ci si crede davvero i risultati alla fine arrivano». «Quest'anno inizialmente - confessa Alfonsina - ero un po' provata da una serie di vicissitudini personali, ma poi l'entusiasmo che hanno manifestato gli chef e anche i ragazzi dell'istituto Viviani, a partire già da gennaio, mi ha piano piano donato l'energia e fatto ritrovare la carica. Quindi ci siamo impegnati per realizzare anche quest'edizione. Nessun risultato è programmato. Nulla si può dire prima: occorre puntare sull'impegno».

Dono di giocattoli ai piccoli degenti dei reparti di ospedali pediatrici

Richiamando le parole dell'organizzatrice, oggi la realizzazione del laboratorio ludico - didattico, asse portante di questa manifestazione, è un po' più vicino. «Ci vorranno almeno altri due - tre anni - continua - perché si tratta di un progetto molto articolato, che presuppone una serie di passaggi, in primis trovare strutture idonee». Negli anni sono stati supportati progetti collaterali molto importanti, come il dono di giocattoli ai piccoli degenti dei vari reparti di ospedali pediatrici o l'acquisto di un acquario e di un ecografo. Cenando sotto un cielo diverso, dunque, ha sempre spalancato le braccia ad altre progettualità, oltre a quella principale. Tante le novità di questa edizione, splendente di stelle enogastronomiche, con in testa le bracerie (Cillo; O' Sapurit; Punto Nave), che si sono dimostrate di grande richiamo. Hanno fatto brillare gli occhi anche i nuovi allestimenti scenografici, come la luna che si specchiava nell'acqua della piscina. Una manifestazione dalla doppia anima: da una parte quella solidale e inclusiva, dove  c'è sempre uno scambio reciproco e vicendevole di emozioni perché «questi ragazzi per i quali si cerca di creare un percorso di fattiva inclusione ricevono, ma danno anche molto». Dall'altra la vocazione volta alla valorizzazione di un territorio bellissimo, come ribadisce la Longobardi. Un lavoro preparatorio caparbio e intenso, durato oltre 6 mesi, che ha visto l'impegno costante di una serie di realtà, con in testa Ciro Lucio Zeno del complesso Zeno. «Ci siamo fatti delle promesse - sottolinea Alfonsina - e le abbiamo mantenute reciprocamente».

Un piccolo assaggio del percorso degustativo...

Una tartelletta con un cuore di salsa di peperone crusco sormontato da spuma di ricotta, arricchita da una spolverata di polvere di peperone crusco e foglioline di erbe aromatiche, soprattutto di timo limone. Effervescente sorpresa un chicco di Brioschi che sgrassa il palato e dona freschezza. - un raviolone ripieno di spuma di ricotta, insaporito da una salsa di pomodorini gialli semidray e fiori di zucca. A garantire un mix di sapori e ulteriore sapidità al piatto l'aggiunta di un'alice e di una cascata di cacioricotta. Una parmigiana dove solo la melanzana è fritta. Nel barattolino vengono aggiunti a crudo: pomodoro, fior di latte, parmigiano reggiano e un filo di olio evo. Il barattolino viene chiuso ermeticamente e la cottura avviene a 100 gradi. Quest'elevata gradazione  fa cuocere il pomodoro e garantisce un'elevata leggerezza, dove l'olio si sente pochissimo. - Una mini delizia al limone e un doppio cioccolato sormontato da una spuma di lampone. Come accompagnamento: una bollicina di Asprinio e una rinfrescante Falanghina bianca frizzante del Consorzio dei vini Penisola Sorrentina Dop, coadiuvato dall'Associazione italiana sommelier (Ais) dei comuni Vesuviani.

di Tania Sabatino

Foto di Pino De Pascale

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