Mercato e frodi, sequestrate 356 tonnellate di miele irregolare

guardia di finanza nucleo speciale beni e servizi
Guardia di finanza, Nucleo speciale beni e servizi

ROMA - Grazie all’apporto sinergico interforze tra il dipartimento del Masaf – Icqrf e la Componente speciale della Guardia di finanza, nel mese di maggio 2023 è stata avviata l’azione a progetto denominata "Miele 2023". L’iniziativa ha avuto la finalità di combattere le attività illecite nella produzione, importazione e commercializzazione di miele nel territorio italiano. In particolare, l’obiettivo del progetto è stato quello di proteggere la produzione italiana dalle potenziali interferenze commerciali determinate dal flusso di miele estero di bassa qualità. Il progetto è stato concepito con l’intento di prevenire fenomeni distorsivi del mercato e frodi, come l’italianizzazione di prodotti di origine straniera, spacciati per Made in Italy. Questi prodotti di bassa qualità e di dubbia origine vengono venduti a prezzi elevati, sfruttando la rinomata qualità del miele italiano. Attraverso uno studio del settore e un’analisi del contesto, sono stati identificati i flussi di prodotti provenienti dall'estero (Unione europea ed extra Ue) per individuare, di conseguenza, anche i soggetti da sottoporre a controllo.

Violazioni di carattere amministrativo e penale connesse all'importazione di miele

Mediante questa attenta analisi, nel corso dell’anno 2023 sono state eseguite verifiche e campionamenti di prodotti destinati al commercio su tutto il territorio nazionale. Inoltre, sono state condotte verifiche presso stabilimenti di produzione e intermediari commerciali con la contestuale esecuzione di campionamenti di prodotti in transito dall’estero e destinati alla vendita in territorio comunitario. I risultati della collaborazione tra l’Icqrf e il Nucleo speciale Beni e Servizi della Guardia di finanza hanno portato a identificare violazioni di carattere amministrativo e penale connesse all'importazione di miele a basso costo proveniente da vari Paesi, in particolare dalla Cina. Il progetto, sviluppato a livello centrale, ha poi visto operare in fase esecutiva, in stretta collaborazione, i  Reparti territoriali della Guardia di finanza e gli Uffici e Laboratori territoriali dell’Icqrf, i quali hanno proceduto secondo le direttive della Direzione generale Terr e del comando generale delle Fiamme gialle.

Sequestro di miele proveniente da Argentina, Brasile, Cina, Regno Unito, Romania, Spagna, Ucraina e Ungheria

Complessivamente, grazie all’operazione progettuale sono state sequestrate 356 tonnellate di miele irregolare, evitando che prodotti di bassa qualità finissero sul mercato italiano per un controvalore commerciale superiore a un milione di euro. Gli esiti delle attività eseguite hanno portato a rilevare violazioni amministrative, con il sequestro di miele proveniente da Argentina, Brasile, Cina, Regno Unito, Romania, Spagna, Ucraina e Ungheria. Le principali violazioni di carattere analitico, rilevate dai laboratori dell’Icqrf, hanno riguardato la sofisticazione del miele mediante l’aggiunta di zuccheri esogeni e l’utilizzo di trattamenti non consentiti, mentre le infrazioni relative ai requisiti di informazione al consumatore attenevano alla falsa indicazione della provenienza e alla mancanza di rintracciabilità dei prodotti lavorati e confezionati. L’azione programmata ha permesso di valorizzare l’attività di cooperazione investigativa tra la Componente speciale della Guardia di finanza e l’Icqrf, come evidenziato nel "Report attività 2023" dell’Ispettorato pubblicato sul sito del Masaf e presentato il 9 aprile 2024 presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. I risultati dell'operazione dimostrano l'importanza dell’azione sinergica tra le forze dello Stato per la tutela del Made in Italy e dei consumatori, oltre a rappresentare un ulteriore tassello verso la protezione dell'agricoltura italiana e nella lotta alla contraffazione alimentare.

Commenti