Roberto Rustichelli, presidente Autorità garante della concorrenza e del mercato |
ROMA - L'Antitrust ha avviato una istruttoria per presunta pratica commerciale scorretta nei confronti di società dei gruppi Armani e Dior. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato in alcuni casi le società avrebbero utilizzato forniture provenienti da laboratori che impiegano lavoratori che riceverebbero salari inadeguati. Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i vantati livelli di eccellenza della produzione. L’Agcm, anche a seguito dell’attività svolta dalla procura e dal tribunale di Milano, di cui è stata data ampia diffusione dagli organi di stampa, ha avviato un’istruttoria nei confronti di alcune società del Gruppo Armani (Giorgio Armani Spa e G.A. Operations Spa) e un’istruttoria nei confronti di alcune società del Gruppo Dior (Christian Dior Couture S.A., Christian Dior Italia Srl e Manufactures Dior Srl) per possibili condotte illecite nella promozione e nella vendita di articoli e di accessori di abbigliamento, in violazione delle norme del Codice del consumo.
Enfatizzate l’artigianalità e l’eccellenza delle lavorazioni
In entrambi i casi, le società potrebbero avere presentato dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale non veritiere, in particolare riguardo alle condizioni di lavoro e al rispetto della legalità presso i loro fornitori. Inoltre, le società avrebbero enfatizzato l’artigianalità e l’eccellenza delle lavorazioni. A fronte di tali dichiarazioni, per realizzare alcuni articoli e accessori di abbigliamento, le società si sarebbero avvalse di forniture provenienti da laboratori e da opifici che impiegano lavoratori che riceverebbero salari inadeguati. Inoltre opererebbero in orari di lavoro oltre i limiti di legge e in condizioni sanitarie e di sicurezza insufficienti, in contrasto con i livelli di eccellenza della produzione vantati dalle società. Martedì 16 luglio 2024 i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo speciale antitrust della Guardia di finanza, hanno svolto ispezioni presso le sedi delle società Giorgio Armani Spa e G.A. Operations Spa e anche presso la sede della società Christian Dior Italia Srl.
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