Sciusten Feste N. 1965, Vinicio Capossela tra redenzioni e ribellioni

vinicio capossela fotografia di fabio mantegna
Vinicio Capossela, fotografia di Fabio Mantegna

ROMA - Non esattamente un disco natalizio. Un disco per la festa. E per le malinconie di ogni dopo festa. Sciusten Feste N.1965 è il nuovo album di Vinicio Capossela per Warner Music Italy, disponibile in formato cd, doppio vinile e su tutte le piattaforme digitali. L'album sarà presentato in due speciali instore domenica 3 novembre, ore 20,30, a Roma (Feltrinelli via Appia Nuova 427) e martedì 5 novembre 2024, ore 18,30, a Milano (Feltrinelli piazza Piemonte 2/4). Prodotto per La Cupa da Vinicio Capossela e Asso Stefana, registrato tra il 2020 e il 2021 assieme alla storica band del cantautore, Sciusten Feste N.1965 racchiude quindici canzoni tra riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi e tre brani inediti, con la partecipazione di alcuni ospiti speciali come Marc Ribot, Greg Cohen, Mikey Kenney, Vincenzo Vasi e le Sorelle Marinetti. Sono canzoni che danno spazio all’anima della festa, ai trambusti, agli abbracci, alle lacrime, alle redenzioni, alle rivoluzioni, alle ribellioni, ai trabocchi e agli sgambetti della stagione in cui si sospende il tempo dell'utile.

Non bisogna dimenticare il male nemmeno quando è occultato

Il tempo del lutto, il tempo della morte e della rabbia, per recuperare sotto la tenda di Achille, mentre fuori infuria la battaglia, quel senso di comunità, di gioco e di festa, che è una delle più feconde espressioni dell'umano ci sono riscritture, rivisitazioni e reinterpretazioni di standard natalizi, brani inediti, luna park, danze di ossa, raffiche di spumante e swing italo-americano, Tanzlieder da umanità pangermanica, inni, feste e guastafeste, senza dimenticare Erode, perché non bisogna dimenticare il male nemmeno quando è occultato dai rassicuranti giorni del presepe. E tutto finisce in coriandoli come quelli che compongono la scritta del titolo che sta al collo del cane da circo in copertina, che fatica a stare in equilibrio. Ed è fatta di coriandoli anche la preziosa strenna in ghost track, la traccia fantasma che arriva a salone vuoto. In Sciusten Feste N.1965 tre brani inediti (il primo singolo estratto Voodoo Mambo, Sciusten feste n.1965 e Il guastafeste) affiancano dodici canzoni d'importazione che, per assonanze diverse, per Capossela hanno a che fare con la festa: c’è lo swing alla Louis Prima, il folklore italo-americano di Lou Monte e Nick Apollo Forte, gli inni presbiteriani, le fantasmagorie fiabesche, pezzi festivi e digestivi, marimbe di ossa, ottoni e vibrafòni.

Nel sostantivo Schutzen c'è anche la radice del verbo proteggere

C’è la doppia ancia dei sassofoni, l'organo Farfisa, la chitarra a pancia grossa, il contrabbasso degli Aristogatti, i tamburi forsennati, i cori, gli inni e le campanelle. Il titolo "Sciusten Feste n.1965" lo ha scritto a penna Vito, il padre di Vinicio, anni fa su un foglio di carta arancione, ed è un ricordo a orecchio della festa con luna park più smisurata vista nella sua gioventù ad Hannover, dove è tradizione ospitare i più estesi accampamenti di Schützenfest, questo chiassoso raduno in cui si tira al bersaglio, si elegge un campione, si beve moltissimo e la musica non è un granché. All'apparenza è una di quelle ritualità pittoresche e anche un po' inquietanti del mondo germanico, però a indagare bene nel sostantivo Schutzen c'è anche la radice del verbo proteggere. Proteggere, riparare, difendere ciò che si ha di più caro. Difendere l'innocenza in un mondo che la nega, che si può misteriosamente fare anche salvaguardandola in cose di poco valore come le lucine, i coriandoli, le canzoni o i bersagli.

Il Natale al Fuori Orario

Difendere la festa è un po’ come salvare il gioco e l'infanzia del mondo. Il disco ha una storia lunga che risale al 1999, anno in cui Capossela ha fatto il primo concerto per le feste al Fuori Orario, locale storico affacciato ai binari della ferrovia a Taneto di Gattatico. Da allora, ha continuato ogni dicembre a dare vita a concerti strabordanti, che hanno glorificato la festa e l'hanno realizzata. Concerti grazie ai quali si è creata una comunità e una tradizione: il Natale al Fuori Orario. Una storia unica, celebrata anche nel film documentario Natale Fuori Orario, presentato il 17 ottobre 2024 alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle e distribuito dalla Cineteca di Bologna. Diretto da Gianfranco Firriolo e scritto da Vinicio Capossela, che è anche tra i protagonisti, è un documentario travestito da film costruito sulle riprese effettuate da Firriolo dal 2007 al 2023, un anomalo e originalissimo ibrido tra road movie e film-concerto, elogio tra ironia e malinconia del potere aggregante della musica e contemporaneamente riflessione sullo scorrere del tempo.

Nel momento del buio, per invocare la luce

Più di vent'anni di pratica di concerti per le feste hanno affinato, tornito e rinforzato il repertorio del disco, ma ne hanno al tempo stesso impedito la registrazione. C'è voluto il confinamento pandemico per trovare il Natale libero per registrare le canzoni allo studio Esagono di Rubiera, riunendo la band dei veterani del Natale Alessandro "Asso" Stefana, Giancarlo Bianchetti, Mirco Mariani, Teo Ciavarella, Glauco Zuppiroli, Michele Vignali e Achille Succi. Poi la pandemia è proseguita, poi è arrivata la guerra, e poi sempre nuove e più gravi urgenze ne hanno rimandato la pubblicazione, lasciando il campo a Tredici Canzoni Urgenti. Fino a ora. Sciusten Feste N.1965 esce in questo 2024 un po' perché, per citare Piero Ciampi, "è Natale il 24" e un po' perché se si aspetta il corso degli avvenimenti non ci sarà niente da festeggiare per un bel pezzo. Viene pubblicato dunque ora, nel momento del buio, per invocare la luce.

Sciusten Feste eins neun sechs fünf, danke viele Spass!

Come gli Schutzen, i tiratori da luna park, per difendere con fucili giocattolo l'innocenza, e anche per guastare un po' la festa a quanti ci stanno facendo la festa. In maniera propiziatoria. Sperando che sia di buon auspicio. Sciusten Feste eins neun sechs fünf, danke viele Spass! L'album sarà presentato dal vivo in Italia e in Europa in un tour dal titolo Conciati per le feste. Dopo l'anteprima nazionale che si è tenuta il 26 ottobre 2024 al Teatro Splendor ad Aosta (sold out) il tour partirà sabato 2 novembre 2024 al Teatro Verdi a Cesena per arrivare venerdì 8 novembre al Teatro Cartiere Carrara a Firenze, venerdì 15 novembre all'Estragon a Bologna, domenica 17 novembre all'Eremo a Molfetta, martedì 19 novembre alla Casa della Musica Federico I a Napoli, mercoledì 4 dicembre al Gran Teatro Geox a Padova, venerdì 13 sabato 14 domenica 15 e lunedì 16 dicembre allo Chapiteau delle Meraviglie al Carroponte a Sesto san Giovanni (Chapiteau delle Meraviglie), mercoledì 18 dicembre all'Atlantico a Roma, sabato 21 dicembre al Teatro Concordia a Venaria Reale (Torino), domenica 22 dicembre al Teatro PalaUnical a Mantova, un doppio appuntamento mercoledì 25 e giovedì 26 dicembre 2024 con il tradizionale concerto natalizio al Fuori Orario a Taneto di Gattatico (Reggio Emilia) e sabato 28 dicembre a La City a  Perugia.

Martedì 10 dicembre 2024 Vinicio Capossela al Bataclan a Parigi

In programma anche una serie di prestigiosi appuntamenti internazionali: domenica 24 novembre a La Madeleine a Bruxelles, martedì 26 novembre alla Union Chapel a Londra, giovedì 28 novembre a La Paloma a Barcellona, venerdì 29 novembre alla Sala Villanos a Madrid, domenica 8 dicembre al Kesselhaus a Berlino, martedì 10 dicembre al Bataclan a Parigi, mercoledì 11 dicembre alla Tollhaus a Karlsruhe, domenica 9 febbraio allo Studio Foce a Lugano e martedì 11 febbraio al Kaufleuten Zürich di Zurigo. Le prevendite per i concerti in Italia sono disponibili  su Ticketone, sia per l'acquisto dei biglietti singoli sia per due speciali bundle composti del biglietto e del nuovo disco al link: https://www.ticketone.it/artist/vinicio-capossela. Le prevendite per i concerti in Europa sono disponibili al link: https://linktr.ee/conciatiperlefeste_eutour.

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