I protagonisti del convegno sulla violenza contro le donne tenuto a Matrice |
MATRICE - Il coraggio delle donne al centro del convegno della Pro Loco di Matrice, comune in provincia di Campobasso. "Il coraggio delle donne oltre ogni forma di violenza" questo il titolo del convegno organizzato venerdì 6 dicembre 2024, dalla Pro Loco molisana. Tante le relatrici e i relatori chiamati a intervenire sul tema e tanti gli spunti di riflessione emersi nell'ambito dell'evento. In apertura i saluti del sindaco di Matrice, Arcangelo Lariccia, e del vicepresidente della Pro Loco, Antonio di Tommaso, che hanno ricordato come la comunità di Matrice sia sempre più spesso coinvolta in attività ed eventi dedicati al tema della violenza di genere e hanno auspicato a che questi momenti di riflessione possano continuare a svolgersi con sempre maggiore frequenza. È seguito l'intervento della consigliera comunale Lea Ferrara che ha fatto una panoramica sui dati che vedono l'Italia ancora gravemente ferita dai casi di violenza sulle donne, femminicidio e grave disparità a livello professionale e sociale tra uomini e donne.
Puntare al miglioramento dei luoghi attraverso azioni concrete
La consigliera Ferrara ha anche parlato delle varie forme di violenza subite dalle donne, tra cui quella economica che impedisce una reale indipendenza e una fattiva emancipazione. Le amministratrici, quali la sindaca di Lucito (Cb), Tiziana Franceschini, la prima cittadina di Campobasso, Marialuisa Forte, e la sindaca di Gambatesa (Cb), Carmelina Genovese, hanno portato la loro esperienza personale di donne alla guida di comuni e città con il 'coraggio' di affrontare vecchi stereotipi e puntare al miglioramento dei luoghi attraverso azioni concrete volte a rendere i territori da loro amministrati più sicuri, più accoglienti, più ricchi di servizi, più attenti al rispetto e alla comunicazione. L'avvocata Giuseppina Cennamo ha parlato della sua esperienza da consigliera per le Pari opportunità e di quali sono le violenze, fisiche e psicologiche, che maggiormente impediscono alle donne di realizzarsi nella vita. Così come Maria Mastandrea, funzionaria del ministero della Giustizia, ha ripercorso la recente sentenza di ergastolo per l'assassino di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, e ha fatto un excursus sul patriarcato, come concetto storico e come fenomeno sociale.
Le quote rosa ancora uno dei pochi atti concreti che consentono la parità tra donne e uomini
Don Michele Pellegrino, parroco di Matrice, ha parlato del coraggio di Maria, madre di Dio, che equivale al coraggio di ogni donna e ha fatto una disamina della preghiera 'Ave Maria' dove ogni verso è un'attestazione di stima da parte di Dio nei confronti di Maria e una richiesta da parte dei peccatori di affidarsi alla Divina Madre. Infine, Alessandra Salvatore, consigliera regionale, ha portato la sua esperienza di donna nelle istituzioni e ha spiegato che alcuni strumenti come le quote rosa, per quanto possano essere poco amati o condivisibili, sono ancora uno dei pochi atti concreti che consentono la parità e la presenza femminile in ambienti prettamente maschili quali quello della politica. Dal tavolo è emersa, in sintesi, la necessità di continuare a battersi perché esista uguaglianza e rispetto reciproco tra uomini e donne e la necessità di veicolare tali temi in modo capillare partendo soprattutto dalle istituzioni scolastiche. Il convegno è stato moderato dalla giornalista e docente Valentina Fauzia. L'evento s è concluso con un flash mob da parte di un gruppo di ragazze che hanno danzato sulle note del brano 'Nessuna conseguenza' di Fiorella Mannoia.
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