La dama di picche, il capolavoro del destino e dell'ossessione

fotografia deutsche oper berlin di marcus lieberenz
Fotografia Deutsche Oper Berlin, di Marcus Lieberenz

TORINO - Teatro Regio. Stagione d'Opera e di Balletto 2024/2025. La dama di picche. Seduzione e allucinazioni di un folle giocatore d'azzardo, nello struggente capolavoro di Čajkovskij tratto da Puškin. Per la prima volta a Torino, il nuovo allestimento realizzato da Deutsche Oper di Berlino. Sul podio lo specialista del repertorio russo Valentin Uryupin, al Teatro Regio dal 3 al 16 aprile 2025. Anteprima Giovani under 30, martedì 1 aprile alle ore 19,30. Ambizione, passione, conflitti generazionali e follia si intrecciano in La dama di picche, capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij, in scena al Teatro Regio dal 3 al 16 aprile. Considerata dal compositore la sua creazione più riuscita, quest’opera nasce nel 1890 da un fervore creativo impetuoso, su libretto del fratello Modest, tratto dall’omonimo racconto di Puškin. La parabola tragica di Hermann, l’uomo che si consuma nel vortice della brama e del gioco d’azzardo, ispira a Čajkovskij alcune delle pagine più ardenti e drammatiche del suo repertorio.

Sul podio il talentuoso maestro Valentin Uryupin

A incarnare il tormentato protagonista sarà Mikhail Pirogov, pluripremiato tenore russo della Buriazia, accanto a lui Zarina Abaeva, soprano raffinato e versatile, nei panni di Lisa; il ruolo del titolo, ossia l’anziana Contessa da cui Hermann cerca di carpire il segreto per vincere al gioco, vedrà in scena la straordinaria Jennifer Larmore. Il cast si completa di specialisti del repertorio russo: Elchin Azizov (Tomskij), Vladimir Stoyanov (Eleckij), Deniz Uzun (Polina), Alexey Dolgov (Čekalinskij), Vladimir Sazdovski (Surin), Ksenia Chubunova (La governante), Joseph Dahdah (Čaplickij e Il maestro di cerimonie), Viktor Shevchenko (Narumov), Irina Bogdanova (Maša). Sul podio, il talentuoso maestro Valentin Uryupin, che torna a Torino dopo il grande successo riscosso nel 2023 con La sposa dello zar di Rimskij-Korsakov, per dirigere l’Orchestra, il Coro e il Coro di voci bianche del Regio, questi ultimi istruiti rispettivamente da Ulisse Trabacchin e Claudio Fenoglio.

Produzione realizzata lo scorso anno dalla Deutsche Oper di Berlino

Una partita senza vincitori, un nuovo allestimento per la prima volta a Torino. Diversamente da quanto comunicato a inizio Stagione, per sopraggiunte problematiche indipendenti dalla volontà del Teatro, La dama di picche sarà presentata con un allestimento differente da quello inizialmente annunciato. Il Regio accoglierà – per la prima volta a Torino – una produzione realizzata lo scorso anno dalla Deutsche Oper di Berlino, frutto di un’idea concepita poco prima della pandemia dal genio visionario di Graham Vick, prematuramente scomparso nel 2021. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Stuart Nunn, la coreografia è di Angelo Smimmo e le luci di Linus Fellbom. La concezione scenica di Vick è stata raccolta e approfondita dal regista britannico Sam Brown, che così interpreta il dramma di Hermann, nato dalla penna di Puškin e rappresentato in musica da Čajkovskij: «Hermann è un uomo qualunque, prigioniero di un’esistenza incolore, sospeso in un limbo sociale da cui non vede via d’uscita.

Una sorta di “realtà Instagram” ante litteram

Vive nel dormitorio di una caserma, in uno spazio angusto che riflette la monotonia della sua condizione. La sua è una vita decorosa, ma priva di slanci, un'esistenza in cui il benessere è un miraggio e il desiderio di riscatto si alimenta di fantasie. Il mondo attorno a lui gli appare come uno spettacolo inaccessibile: lo contempla con uno sguardo febbrile, carico di invidia e smarrimento, come chi osserva una vetrina luccicante senza potervi entrare. Si muove in una dimensione fatta di illusioni, una sorta di “realtà Instagram” ante litteram, dove la felicità altrui gli sembra scintillante e perfetta, ignaro delle incrinature che la percorrono. In questa società rigidamente strutturata, Lisa incarna l’aspirazione al dissenso: nata e cresciuta in un mondo di privilegi e regole inflessibili, sogna di sottrarsi alla gabbia dorata che la opprime. Hermann, al contrario, desidera ardentemente varcarne la soglia, illudendosi che solo lì possa trovare il rispetto, la ricchezza e l’amore che gli sono negati. Ma il destino, implacabile, gioca con le loro illusioni e li trascina in una partita senza vincitori, dove la realtà si impone con tutta la sua crudeltà». La dama di picche sarà presentata al pubblico mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 18, nel Foyer del Toro nella conferenza-concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi. L’incontro prevede esibizioni live; l’ingresso è libero. Diversamente dal consueto, gli spettacoli serali avranno inizio alle ore 19,30.

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