Poesie in fotografia. Oswaldo Codiga in un sentire tra pace e comunione

Miriam Ballerini e Oswaldo Codiga
Miriam Ballerini e Oswaldo Codiga

COMO - Poesie in fotografia, di Oswaldo Codiga © 2025. Ho conosciuto Oswaldo Codiga diversi anni fa tramite un concorso letterario. Eravamo sempre entrambi nei premiati e, anziché nascere quella sorta di sfida che capita nasca fra concorrenti, per noi è nata la stima reciproca e una conoscenza che ha  attraversato diversi anni. Un giorno un mio racconto è stato scelto per diventare un testo teatrale e, guarda caso, è stato proprio Oswaldo a tramutarlo in testo teatrale in dialetto ticinese! Infatti l'altra sua grande passione è il teatro. Da allora è capitato spesso di collaborare e di condividere gli stessi palchi. Questa raccolta è stata creata dallo stesso Oswaldo che abita in Valle Verzasca, per chi non la conoscesse ne consiglio una visita. È un luogo incantevole, dove la natura si esprime in tutta la sua bellezza. Trovandosi in un ambiente così espressivo, Oswaldo ha il vantaggio della quiete e della possibilità di ispirazione. In questa sua raccolta troviamo alcune delle sue poesie in dialetto ticinese, ovviamente corredate da traduzione; accompagnate da diverse fotografie della zona. L'autore esprime nei suoi testi il suo sentire, un sentire semplice, di pace, di comunione. Emozioni che bene o male tutti sentiamo, come ad esempio nei testi rivolti ai genitori.


Per me è vissuto troppo poco anche lui ...!

Abbastanza però per darmi la vita,

abbastanza per farmi imparare a vivere.


Sentire la tua voce al telefono

e non riuscire a parlare.


Troviamo le parole dedicate ai suoi affetti, come la moglie; ma anche la gratitudine verso chi, vestito da una divisa, si dedica agli altri. Non può mancare la natura, così presente nella sua vita.


La natura ci dimostra

che non ha nessuna paura.


Qua e là si è decisamente tolto qualche sassolino dalla scarpa, laddove io lo so impegnato nel suo paese, ci sono testi che non la mandano a dire! Non condivido in toto alcuni testi, ma comunque ritengo il confronto sempre utile. Leggerle in italiano toglie gran parte della musicalità che, invece, il dialetto dona. Le rime, le assonanze, la dolcezza del linguaggio. Pertanto ne consiglio la lettura in dialetto, anche se ciò limita la comprensione al nord Italia e al Canton Ticino. Sono testi di vita, di vite, viste da un uomo che si guarda intorno: si siede e scrive. Per chi volesse approfondire la lettura dei testi Oswaldo ha creato: www.coswago-poesia.jimdo.com.

di Miriam Ballerini

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