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Un momento della rappresentazione di Ali della Mente |
CASERTA - Conversazioni Criminali III, la voce della realtà nella finzione del teatro, gli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla in scena con il questore di Caserta, Andrea Grassi, e la psicologa Benedetta Rizzi. Terzo episodio di “Conversazioni Criminali”, il format teatrale degli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla nato dal felice incontro con la polizia di Stato attraverso la questura di Caserta con il questore Andrea Grassi e con la psicologa di Spazio Donna Benedetta Rizzi, sabato 24 maggio 2025, alle ore 20,30, al Teatro Città di Pace di Caserta – Chiesa SS Nome di Maria (Puccianiello). Ultimo appuntamento della seconda stagione artistica del brand Rosso Vanvitelliano a ingresso libero con prenotazione obbligatoria organizzato in collaborazione con la Diocesi e la Caritas Diocesana di Caserta. In scena la poetica teatrale, il senso dell’umano e il rigore scientifico del valore della prova nel Teatro-Inchiesta di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla.
Alla vittima la possibilità di recuperare la propria voce
«Conversazioni Criminali nasce da testi teatrali che ne sono il cuore e da una profonda dinamica investigativa che ne è l’oggetto diretto. La finzione del Teatro, dalla originalità artistica del transfert autorale a quello interpretativo, dà per la prima volta alla vittima la possibilità di recuperare la propria voce, che diventa motivazione intima ed universale, utile a sé stessa e a chiunque vi si voglia confrontare, senza dare spazio alcuno alla presunzione di un giudizio», ha affermato l’autore Patrizio Ranieri Ciu.
Garantire ad ogni voce protagonista il rispetto che merita
«Da attori, confrontarsi con i testi di Conversazioni Criminali dà la sensazione di garantire ad ogni voce protagonista, vittima o carnefice, il rispetto che merita, la funzione e la dignità, la delicatezza che viene fuori dalla umile ricerca di umanità. In teatro, dove la finzione è dichiarata e ogni illusione di poter mortificare la realtà è scongiurata, emerge il punto di vista del protagonista stesso che nella sua intima ricerca si dichiara ed è questa l’unica possibilità di vera immedesimazione che lo spettatore si può concedere», hanno dichiarato gli artisti di Ali della Mente e Fabbrica Wojtyla.
Indagine libera da considerazioni specificamente processuali
Le parole del questore di Caserta, Andrea Grassi: «Conversazioni Criminali attraverso il linguaggio teatrale consente un’analisi supportata dalla visione oggettiva della investigazione garantendo un risultato scevro da pregiudizi e quanto più vicino alla verità concreta e reale nella convinzione che anche l’indagine libera da considerazioni specificamente processuali sia determinativa e molto più vicina alla verità in quanto definisce la prova in sé stessa e non la contamina con utilizzi di parte nel dibattimento».
Rispetto assoluto del vissuto di ogni vittima e di ogni carnefice
«Conversazioni Criminali affronta ogni storia in chiave artistica e teatrale, nel rispetto assoluto del vissuto di ogni vittima e di ogni carnefice. Questo comporta un intenso approfondimento ben oltre la vicenda fisica, penetrando nell’umano, attraversandone i contesti e stimolando l’esigenza di conseguenti riflessioni da un lato filosofico-intellettuali sull’intimità e sul vissuto dall’altro sotto l’aspetto psicologico», ha detto la psicologa Benedetta Rizzi.
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