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Anna Bigai, presidente Associazione nazionale guide turistiche |
ROMA - L'Associazione nazionale guide turistiche è davvero lieta di comunicare che con il provvedimento in data 15 maggio 2025, il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata da Angt, fissando la decisione del merito all’udienza del 14 ottobre 2025. Il ministero del Turismo dovrà quindi astenersi dall’assumere iniziative che possano pregiudicare prima di questa udienza le istanze di Angt, ovvero abilitare nuove guide in forza del bando impugnato. Non possiamo nascondere la nostra grande soddisfazione per il risultato raggiunto che perviene all’esito di un lungo tragitto nel corso del quale la nostra Associazione ha più volte tentato di evidenziare al Ministero - nella persona della ministra Santanché e dei suoi collaboratori - le numerose criticità che connotano la legge, il decreto ministeriale attuativo e, a cascata, il bando, rimanendo sostanzialmente e desolatamente inascoltata.
L’Associazione si batte con forza perché questo Paese possa fregiarsi di professionisti preparati
La sostanziale indifferenza del Ministero rispetto alle nostre legittime doglianze, ha indotto la nostra Associazione a rivolgerci allo studio LexImpresa - ed in particolare agli avvocati Andrea Cimino e Anna Vanzo - che ci hanno assistiti nella predisposizione del ricorso. L’intento dell'Associazione nazionale guide turistiche è - ed è sempre stato - garantire quello che sarebbe dovuto essere l’obiettivo stesso di questa nuova legge, cioè a dire, l’introduzione nel mercato del lavoro di Guide turistiche all’altezza del ruolo anche costituzionale che le connota per la promozione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale italiano. L’Associazione si batte con forza e da anni, perché questo Paese possa fregiarsi di professionisti preparati e all’altezza del compito loro assegnato, compito che è posto a salvaguardia di un settore economico del nostro Paese che è senza dubbio uno dei più importanti al mondo per varietà e ricchezza.
Unico fine quello di valorizzare la professione di guida turistica
L’Associazione, - lungi dal voler ostacolare la riforma del settore e l’entrata sul mercato del lavoro di nuovi professionisti -, ritiene tuttavia che la professionalità vada tutelata e non svilita né asservita a logiche europee troppo spesso invocate - a sproposito - dalla Ministra, come scusante per non dare seguito alle numerosissime richieste di modifica e integrazione presentate da Angt ai tavoli di trattativa: prima tra tutte il riconoscimento che la professione di Guida turistica ha un connotato territoriale indefettibile che deve essere compreso e valorizzato, - coinvolgendo e non esautorando le Regioni in questo percorso - giacché non osta a tale impostazione nessuna norma italiana o sovranazionale. Confidiamo che finalmente la Ministra voglia seriamente sedersi al tavolo per prestare orecchio e dare voce alle legittime istanze della categoria, al solo ed unico fine di valorizzare la professione di Guida turistica, poiché siamo fermamente convinti che tale valorizzazione porterà vantaggio a tutti coloro che operano nel settore turistico, ma soprattutto a questo Paese che - lo diciamo senza timore di risultare immodesti - è il più bello del mondo.
di Anna Bigai (presidente Angt)
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