![]() |
Nadia Verdile |
CASERTA - Nadia Verdile porta nella chiesa di Sant’Elena il suo “Niente è perduto! Maria Sofia Wittelsbach, la regina senza Regno”. Sarà presentato giovedì 11 settembre 2025, alle ore 18, nella chiesa di Sant’Elena, a Caserta, cara al maestro Luigi Vanvitelli, l’ultimo libro di Nadia Verdile “Niente è perduto, Maria Sofia Wittelsbach. La regina senza Regno” per Pacini Fazzi Editore. Curata da Ulrico Isernia, infaticabile promotore di iniziative culturali, la presentazione si aprirà con i saluti di don Domenico Pontillo, parroco di San Sebastiano, Angela Del Vecchio, presidente dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, Rosalia Pannitti, presidente Unicef Caserta. A parlare con l’autrice ci sarà il soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento Mariano Nuzzo. Le letture saranno di Rita Raucci, attrice.
La figura di Maria Sofia di Wittelsbach, ultima regina del Regno delle Due Sicilie
«Accogliere la presentazione di questo nuovo libro di Nadia Verdile – dice il soprintendente - significa valorizzare non soltanto una pagina importante della nostra storia, ma anche il lavoro di una giornalista e intellettuale che da anni si impegna con coraggio e passione nella difesa del patrimonio culturale e nel dibattito civile della comunità casertana. La figura di Maria Sofia di Wittelsbach, ultima regina del Regno delle Due Sicilie, ci parla oggi con una forza sorprendente: donna moderna, combattiva, capace di trasformare la perdita del trono in una testimonianza di dignità e di resistenza. Nadia Verdile restituisce con la sua scrittura limpida e rigorosa un ritratto che unisce profondità storica e sensibilità umana, consegnandoci una regina “senza regno” ma non senza ideali».
Quest’anno il centenario della morte di Maria Sofia, il libro è un tributo alla donna prima che alla sovrana
«In un tempo in cui la memoria storica rischia spesso di disperdersi o di ridursi a stereotipo – continua Mariano Nuzzo -, questo libro ci invita a riflettere sul ruolo delle donne nella storia, sulle contraddizioni del nostro passato e sul valore attuale della cultura come strumento di identità e di coesione. Caserta è fortunata ad avere nella sua comunità una voce come quella di Nadia Verdile, capace di coniugare rigore di ricerca, impegno sociale e amore per la verità storica. La sua opera è un contributo prezioso per la tutela della memoria collettiva e per la difesa del nostro patrimonio culturale, che non appartiene al passato, ma al futuro di tutti noi».
Premio Nazionale Mino De Blasio per la Narrativa
Il libro gode della prefazione della direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, e della postfazione di Manuela Piancastelli, giornalista. Nadia Verdile ha ricevuto, prima dell’estate 2025, il Premio Nazionale Mino De Blasio per la Narrativa con la sua precedente opera dedicata a Maria Amalia di Sassonia. Da anni impegnata nella riscrittura della storia delle donne, Nadia Verdile è casertana di adozione ma le sue radici sono molisane. Questo è il suo ventiquattresimo libro, scrive per Il Mattino, è direttrice della Collana “Italiane” per Pacini Fazzi, arrivata al ventesimo volume.
Condividi questo post
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Ricerche Correlate
Sostienici economicamente
Commenti
Posta un commento