Il vecchio e il nuovo. Vite di donne a confronto: il lavoro e la tutela al femminile negli ultimi 50 anni

ROMA - Anmil presenta uno studio sull'evoluzione, in 50 anni, della tutela delle donne lavoratrici. Presentazione a Roma dello studio Anmil "Il vecchio e il nuovo. Vite di donne a confronto: come sono cambiati il lavoro e la tutela al femminile negli ultimi 50 anni". Giovedì 3 marzo 2016, ore 10,30, Sala Civ Inail, Roma, via IV Novembre, 144. Per richiamare l’attenzione sul mondo del lavoro al femminile e sulla tutela prevista per le donne che si infortunano a causa dell’attività lavorativa o rimangono permanentemente invalide anche per aver contratto una malattia professionale, il Gruppo Donne ANMIL per le Politiche Femminili ha promosso la realizzazione di uno studio dal titolo esplicativo: “Il vecchio e il nuovo - Vite di donne a confronto: come sono cambiati il lavoro e la tutela femminile negli ultimi 50 anni”, curato da esperti in materia statistica e normativa che sarà presentato in occasione della Giornata della Donna 2016, il prossimo giovedì 3 marzo, alle ore 10,30, nella Sala CIV INAIL (Roma, Via IV Novembre n. 144).

Alla conferenza stampa che sarà coordinata dalla giornalista Luce Tommasi, interverranno: il sottosegretario di Stato al ministero del Lavoro, On. Franca Biondelli; il sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia, On. Federica Chiavaroli; il segretario di Presidenza del Senato e componente Commissione straordinaria per la tutela e la promozione diritti umani, Sen. Silvana Amati; il presidente del CIV INAIL, Francesco Rampi; i curatori dello studio, ovvero il coordinatore dei Servizi Statistico-informativi ANMIL, Franco D’Amico, e la giurista Maria Giovannone responsabile scientifica di ANMIL Sicurezza. Per l’ANMIL ci saranno invece il presidente nazionale, Franco Bettoni, e rappresentanti del Gruppo Donne per le Politiche femminili.

L’interessante excursus sull’evoluzione del fenomeno infortunistico al femminile negli ultimi 50 anni insieme a quello della tutela assicurativa, consente di comprendere quale direzione sia più opportuno imprimere al Testo Unico infortuni - che risale al 1965 e andrebbe interamente rivisto – alla luce delle mutate condizioni lavorative e delle esigenze di una società in cui il ruolo delle donne nell’economia diventa sempre più pregnante.

Valore aggiunto dello studio - che punta al miglioramento della qualità della vita delle famiglie italiane, nell’ambito delle quali diventa sempre più complessa per le donne la conciliazione tra le varie esigenze e il lavoro - è dato da alcune storie inserite nel volume di donne appartenenti alle diverse generazioni dell’ultimo cinquantennio, infortunatesi sul lavoro in lavorazioni e zone diverse del paese. Tra emozioni di vite reali, si comprenderanno così le differenti condizioni lavorative e di tutela di ieri e di oggi, per un’indagine conoscitiva inedita e scientifica allo stesso tempo sui cambiamenti del ruolo della donna in ambito lavorativo in mezzo secolo dal punto di vista normativo, statistico, psicologico e delle dinamiche sociali interagenti.

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