CONCESIO - Il ricordo dell’arte e nell'arte di Lucia Petrera nella terra che fu di Giovanni Battista Montini, Paolo VI. Sabato 7 settembre 2017, alle ore 16,30, negli spazi del famoso museo Collezione Paolo VI Arte Contemporanea, sito nel comune di Concesio, a pochi chilometri da Brescia, si è tenuta l'inaugurazione della mostra dell’artista bresciana, venuta a mancare nel 2014. L’esposizione sarà visitabile fino al giorno 14 ottobre 2017, dal martedì al venerdì, ore 9-12 /15-17, sabato, ore 14-19.
Lo stesso direttore del museo, Paolo Sacchini, ha spiegato al folto pubblico presente al taglio del nastro "che si tratta di una piccola, ma delicata mostra di Lucia Petrera, artista che si è mossa sempre con equilibrio fra tradizione e ricerca, allestita nell’atrio del museo, scaturita dall’occasione della donazione al museo, da parte della famiglia dell’artista, di un’opera in ceramica blu, significativa, allo stesso tempo vivace e inquieta”.
Col responsabile Sacchini, hanno contribuito a fare conoscere un po’ di vita, e tanto delle opere della scultrice, il professore Luciano Anelli e la sorella di Petrera, Marinella; presente anche il marito dell’artista, Paolo.
Anelli ha ricordato l’influenza su Petrera - nata a Brescia il 30 dicembre 1944 e laureata dell’Università Bocconi di Milano in Lingue e Letterature Straniere (poi ha insegnato francese) -, dell’amicizia col grande maestro Olves Di Prata. Proprio con Di Prata, l’artista lombarda, che ha amato tanto la Francia, ha iniziato ad approfondire l’interesse per la scultura.
Nella sua arte, che si muove con equilibrio tra tradizione e ricerca, si respira una inesausta tensione spirituale, che non rinuncia mai alla materialità dell’umano.
La maggior parte delle opere di Petrera esposte a Concesio, sono composte di più figure, di intensi gruppi, che vivono di relazioni e di sguardi, di prossimità fisica ed emotiva, che sembrano guardare ai lavori di Di Prata e ai “teatrini” di Arturo Martini.
Nel corso della sua vita artistica, la creatività di Petrera ha partorito opere in acquerello, in ceramica e sculture particolari dalle quali viene fuori sempre l’unione, l’abbraccio, gli affetti, l’importanza di stare insieme.
E la Madre come Madre, la Madre come Origine.
Tante le mostre collettive e personali che gli appassionati di arte, ma non solo, hanno potuto visitare in diversi luoghi del Paese.
La sorella Marinella ama ricordarla con queste parole: “Era una donna schiva, non amava mettersi in mostra, preferiva tenere le sue capacità nascoste, desiderava tenere per sé ciò che produceva, voleva sempre sapere dove fossero finite le sue opere. Lucia mostrava sempre tanta felicità quando poteva rivedere le sue creazione nelle nostre case e nelle dimore dei nostri amici. Molte opere della scultrice si trovano soprattutto presso privati, la raccolta esposta al museo Collezione Paolo VI Arte Contemporanea, sicuramente non completa, vuole essere un affettuoso ricordo di Lucia”.
Il direttore Sacchini, con una sua esperta collaboratrice, hanno fatto in modo che il pubblico presente potesse apprezzare, dopo l’inaugurazione della mostra di Petrera, la grande arte di immensi maestri mondiali esposta negli spazi museali. Tra tanti capolavori di inestimabile valore, anche alcuni ritratti di Paolo VI e quadri a lui dedicati.
di Giuseppe Rapuano
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