FONTANELLATO - L’attore, regista, giornalista e scrittore Giulio Cavalli presenta al Teatro Comunale di Fontanellato la “giullarata antimafiosa” Mafie, Maschere e Cornuti, in scena sabato 21 aprile alle ore 21. Ripartendo dallo spettacolo Nomi, cognomi e infami, che ha girato l’Italia per ben 10 anni con oltre 500 repliche complessive, Giulio Cavalli smonta l’onorabilità mafiosa delle nuove leve raccontandone i vizi privati e smontandone l’onore nel nuovo spettacolo che ha scritto e che interpreta accompagnato dalle musiche dal vivo di Guido Baldoni.
Ci sono i mafiosi surgelati che a Alcamo si incontrano nella cella frigorifera di un negozio di ortofrutta sperando di non essere ascoltati; i bambini di ‘ndrangheta che scrivono lettere in cui sognano di “diventare boss come papà”; c’è il camorrista che si traveste da donna per coprire la propria latitanza; i fratelli Marchese (Cosa Nostra) che pensano di uccidere i genitori dell’amata di uno dei due per aggirare la norma che impedisce a un uomo d’onore di sposare una donna con genitori separati (ma non orfana); c’è il padrino che autorizza una storia di corna per “liberare” uno dei suoi picciotti; c’è il patetico giuramento mafioso con cui si viene “combinati” e molto altro.
Ripercorrendo le operazioni antimafia degli ultimi anni “Mafie, maschere e cornuti” racconta la tragica comicità di una mafia che svelata non può fare così paura. Perché ridere di mafia è antiracket culturale.
E le mafie, come tutte le cose terribilmente serie, meritano di essere derise.
“Dalla lezione dei giullari del ‘500 abbiamo imparato che la risata è l’arma più potente contro i prepotenti – racconta Giulio Cavalli. Quando il potere è incapace di governare rispettando le regole teme la parola dei giullari perché ha bisogno di nascondere le proprie impudicizie.”
Della sua attività teatrale, giornalistica e letteraria Giulio Cavalli parlerà prima dello spettacolo, nell’ambito della piccola rassegna di incontri a ingresso libero Voci teatrali – Compagnie e artisti incontrano il pubblico, sempre sabato 21 aprile alle ore 17.45 presso il Teatro Comunale.
Ripercorrendo le operazioni antimafia degli ultimi anni “Mafie, maschere e cornuti” racconta la tragica comicità di una mafia che svelata non può fare così paura. Perché ridere di mafia è antiracket culturale.
E le mafie, come tutte le cose terribilmente serie, meritano di essere derise.
“Dalla lezione dei giullari del ‘500 abbiamo imparato che la risata è l’arma più potente contro i prepotenti – racconta Giulio Cavalli. Quando il potere è incapace di governare rispettando le regole teme la parola dei giullari perché ha bisogno di nascondere le proprie impudicizie.”
Della sua attività teatrale, giornalistica e letteraria Giulio Cavalli parlerà prima dello spettacolo, nell’ambito della piccola rassegna di incontri a ingresso libero Voci teatrali – Compagnie e artisti incontrano il pubblico, sempre sabato 21 aprile alle ore 17.45 presso il Teatro Comunale.
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