Italo Nunziata firma "La forza del destino" di Giuseppe Verdi, al Teatro Valli dirige Francesco Ivan Ciampa
REGGIO EMILIA - Dopo quasi 50 anni ritorna a Reggio Emilia "La forza del destino". Venerdì 1 febbraio (ore 20) e domenica 3 febbraio 2019 (ore 15,30) al Teatro Municipale Valli in scena l'opera verdiana coprodotta con Teatri di Piacenza e Modena. Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna diretta da Francesco Ivan Ciampa, regia Italo Nunziata.
Dopo avere aperto la stagione con il focus dedicato a Puccini, la Fondazione I Teatri Reggio Emilia torna al grande repertorio verdiano con 'La forza del destino', uno spettacolo coprodotto con i Teatri di Piacenza e Modena: il titolo torna al Teatro Municipale Valli dopo quasi 50 anni (andò in scena l'ultima volta nel 1970).
'La forza del destino' è firmata dal regista Italo Nunziata, con la direzione musicale di Francesco Ivan Ciampa alla guida dell'Orchestra Regionale dell'Emilia-Romagna. Due le recite previste, venerdì 1 febbraio (ore 20.00) e domenica 3 febbraio (ore 15.30).
Nel cast le voci del soprano Susanna Branchini (Leonora), del tenore Luciano Ganci (Don Alvaro) e del basso Mattia Denti (il Marchese di Calatrava) e del baritono Kiril Manolov (Don Carlo). L'azione dell'opera si svolge fra Italia e Spagna, nel 1700: ma, come spiega il regista "Insieme allo scenografo ed alla costumista, postdatando l’ambientazione originaria della trama alla seconda parte dell’800, abbiamo pensato ad un allestimento che ci permettesse di trasmettere immediatamente al pubblico il senso di smarrimento e di straniamento provato dai protagonisti nella loro continua lotta con il Destino.
'La forza del destino' è firmata dal regista Italo Nunziata, con la direzione musicale di Francesco Ivan Ciampa alla guida dell'Orchestra Regionale dell'Emilia-Romagna. Due le recite previste, venerdì 1 febbraio (ore 20.00) e domenica 3 febbraio (ore 15.30).
Nel cast le voci del soprano Susanna Branchini (Leonora), del tenore Luciano Ganci (Don Alvaro) e del basso Mattia Denti (il Marchese di Calatrava) e del baritono Kiril Manolov (Don Carlo). L'azione dell'opera si svolge fra Italia e Spagna, nel 1700: ma, come spiega il regista "Insieme allo scenografo ed alla costumista, postdatando l’ambientazione originaria della trama alla seconda parte dell’800, abbiamo pensato ad un allestimento che ci permettesse di trasmettere immediatamente al pubblico il senso di smarrimento e di straniamento provato dai protagonisti nella loro continua lotta con il Destino.
Un impianto scenografico che potesse mettere in evidenza con chiarezza le complicate vicende dei protagonisti, ma che al tempo stesso, senza soluzione di continuità tra le diverse scene, permettesse di mutare ed allungare lo spazio dell’azione da dei “primi piani” più raccolti per le scene più intime a dei “campi lunghi” per le scene di massa. Ambienti con pochi ma forti segni indicativi del luogo dell’azione, scevri da qualsiasi volontà rappresentativa puramente oleografica.
Luoghi che vivano dello stesso sentimento di precarietà e sperdimento, di “scollamento” dalla realtà vissuto dai personaggi nell’essere spinti dal destino e dalle proprie azioni ad un continuo pellegrinare in posti differenti. Pur mantenendo una riconoscibilità ed un taglio storico, anche per i costumi linee, forme e colori mettono in evidenza le diverse personalità dei protagonisti e le loro differenti mutazioni di contesto d’azione. Una voluta ed oculata scelta di gamma cromatica, in simbiosi con i colori dello spazio scenico, sottolinea la dimensione del coro visto quasi come un unico personaggio e ne rafforza l’unità di presenza in scena".
La forza del destino
Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, Antonio Ghislanzoni dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, musica di GIUSEPPE VERDI.
Luoghi che vivano dello stesso sentimento di precarietà e sperdimento, di “scollamento” dalla realtà vissuto dai personaggi nell’essere spinti dal destino e dalle proprie azioni ad un continuo pellegrinare in posti differenti. Pur mantenendo una riconoscibilità ed un taglio storico, anche per i costumi linee, forme e colori mettono in evidenza le diverse personalità dei protagonisti e le loro differenti mutazioni di contesto d’azione. Una voluta ed oculata scelta di gamma cromatica, in simbiosi con i colori dello spazio scenico, sottolinea la dimensione del coro visto quasi come un unico personaggio e ne rafforza l’unità di presenza in scena".
La forza del destino
Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave, Antonio Ghislanzoni dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, musica di GIUSEPPE VERDI.
Personaggi e Interpreti: Il marchese di Calatrava, Mattia Denti; Donna Leonora, sua figlia, Susanna Branchini; Don Carlo di Vargas, suo figlio, Kiril Manolov; Don Alvaro, Luciano Ganci; Il Padre guardiano, Marko Mimica; Fra Melitone, Marco Filippo Romano; Preziosilla, giovane zingara, Judit Kutasi; Curra, Cinzia Chiarini; Mastro Trabuco, Marcello Nardis; Un alcade, un chirurgo Juliusz Loranzi.
Orchestra regionale dell'Emilia Romagna Coro del Teatro Municipale di Piacenza. Direttore Francesco Ivan Ciampa, regia Italo Nunziata, scene Emanuele Sinisi, dipinti Hannu Palosuo, costumi Simona Morresi, luci Fiammetta Baldiserri, maestro del coro Corrado Casati.
Nuovo allestimento. Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
Orchestra regionale dell'Emilia Romagna Coro del Teatro Municipale di Piacenza. Direttore Francesco Ivan Ciampa, regia Italo Nunziata, scene Emanuele Sinisi, dipinti Hannu Palosuo, costumi Simona Morresi, luci Fiammetta Baldiserri, maestro del coro Corrado Casati.
Nuovo allestimento. Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.
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