Carabinieri scoprono un deposito "self storage" con 1,3 milioni di euro, quattro imprenditori arrestati
TORINO - Legione Carabinieri “Piemonte e Valle d’Aosta”. Comando Provinciale di Torino. C’era un tesoro da 1,3 milioni di euro in un deposito «self storage», alla periferia di Torino: venti chili di lingotti d’oro e decine di mazzette di denaro. Erano stati i carabinieri del nucleo radiomobile di Torino a scoprirlo, nel corso di un controllo mirato contro il traffico di sostanze stupefacenti. Un imprenditore era stato arrestato il 28 gennaio scorso. Le successive indagini dei militari del nucleo investigativo hanno scoperto che il tesoro era di proprietà di un’organizzazione criminale composta di altri quattro imprenditori torinesi responsabili di associazione finalizzata a condotte di truffa, riciclaggio, anche mediante utilizzo di false identità, trasferimento fraudolento di valori, truffa per il percepimento di erogazioni pubbliche, frodi fiscali e fittizie intestazioni di beni.
Il gruppo criminale ha costituito più di 20 società fantasma operanti nel settore energetico e consulting finanziario, con sede in Italia e all’estero, mediante le quali hanno ottenuto finanziamenti bancari per diversi milioni di euro. Il 30 gennaio 2019, i militari hanno fermato e arrestato i quattro insospettabili imprenditori mentre tentavano di fuggire all’estero, dopo aver scoperto che il loro deposito segreto era stato violato.
Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare diversa documentazione cartacea e informatizzata relativa alle truffe finanziarie realizzate, 1 rilevatore di microspie, 11 lingotti in oro del peso complessivo di 2,750 kg, per un valore di euro 99.000 e 49.000 euro in contanti - riporta il comunicato stampa dell'Arma -.
Le indagini dovranno ancora chiarire sia la provenienza sia la destinazione del denaro e dei lingotti d’oro. Non è escluso che possa trattarsi del provento di alcune transizioni finanziarie illecite o la “pulitura” dei ricavi di furti e rapine.
Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare diversa documentazione cartacea e informatizzata relativa alle truffe finanziarie realizzate, 1 rilevatore di microspie, 11 lingotti in oro del peso complessivo di 2,750 kg, per un valore di euro 99.000 e 49.000 euro in contanti - riporta il comunicato stampa dell'Arma -.
Le indagini dovranno ancora chiarire sia la provenienza sia la destinazione del denaro e dei lingotti d’oro. Non è escluso che possa trattarsi del provento di alcune transizioni finanziarie illecite o la “pulitura” dei ricavi di furti e rapine.
Ricerche Correlate
Commenti
Posta un commento