NAPOLI - Nasce il Premio "Padre Pio" al merito civico per la solidarietà e l'inclusione nei confronti delle persone con disabilità. A volerlo il garante dei disabili della Regione Campania, Paolo Colombo. «Il premio – spiega Colombo - si propone di ringraziare e di offrire un riconoscimento a persone e a istituzioni che si sono distinte nell'aiuto in solidarietà e inclusione nei confronti delle persone con disabilità e che hanno fornito delle testimonianze positive da valorizzare».
Normativa riguardante il collocamento delle persone con disabilità
Per quest'anno il Premio "Padre Pio" è stato assegnato: al cardinale e arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe (da pochi giorni ha passato il testimone a Domenico Battaglia), che con il suo impegno ha testimoniato la vicinanza e la possibilità di amore e di speranza per i più deboli; all'Ordine dei medici e degli infermieri, che eroicamente hanno assistito le persone più fragili durante la pandemia del Covid-19; all'Istituto Comprensivo Statale "Regina Margherita – Leonardo da Vinci" di Avellino, che ha tempestivamente dato attuazione al progetto di inclusione gestendo delle attività in presenza per gli alunni con bisogni specifici educativi, dando vita così a un'esperienza concreta di autentica inclusione; all'Azienda Sagress Srl di Santa Maria Capua Vetere che si è particolarmente distinta per la puntuale applicazione della normativa riguardante il collocamento delle persone con disabilità, mostrando particolare attenzione e sensibilità nei confronti dei lavoratori appartenenti alle categorie protette ai fini dell'inserimento degli stessi nel mondo del lavoro; al Comune di Monteverde, definito il borgo più accessibile d'Italia grazie alla progettazione e creazione di un percorso tattile-plantare riservato a persone ipovedenti, realizzando così un percorso completamente accessibile garantendo il diritto alle pari opportunità. «La cerimonia di consegna del premio – conclude il Garante - si terrà appena le condizioni della pandemia da Coronavirus lo renderanno possibile».
di Nadia Verdile
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